Sangiuliano, Arianna Meloni, i ricatti e il “complotto”. C’è un filo rosso che lega i due scandali dell’estate
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Nell’agosto dell’Italia meloniana due scandali hanno arroventato un’estate già calda: il presunto complotto giudiziario ai danni della sorella della premier, denunciato da Il Giornale. E l’affaire Sangiuliano. Due storie che hanno proceduto in parallelo, ma che per cronologia e protagonisti - Arianna Meloni, suo marito Francesco Lollobrigida, Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia - appaiono … (la Repubblica)
Ne parlano anche altri media
“Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia. Maria Rosaria Boccia lancia una nuova provocazione via Instagram a Gennaro Sangiuliano, suo ex amante costretto a dimettersi da ministro della Cultura per aver tentato di nominarla consulente (e nel frattempo averla portata con sè in vari eventi istituzionali in giro per l’Italia). (Il Fatto Quotidiano)
– Formalmente gli ’addetti ai lavori’ della Bellezza fiorentina negano di aver avvertito anche in riva all’Arno il terremoto politico romano – epicentro ministero della cultura – che ha fatto registrare la scossa maggiore nel pomeriggio di venerdì con le dimissioni irrevocabili di Gennaro Sangiuliano e la nuova nomina lampo di Alessandro Giuli. (LA NAZIONE)
Dimettersi, prima d’esservi costretto, sarebbe stata un’intelligente eleganza, una bella battuta di spirito. Sangiuliano si era invece incatenato alla poltrona. E la parola «irrevocabili» esprime lo stesso comico sussiego con… Fabio Benassi — Parma (la Repubblica)
Maria Rosaria Boccia esprime il suo disappunto su Instagram riguardo alle minacce di denuncia, dichiarando che le denunce dovrebbero essere fatte seriamente e non come minacce, per evitare che assumano il sapore di estorsioni. (ilmessaggero.it)
Maria Rosaria Boccia risponde a Gennaro Sangiuliano sulla denuncia pronta per tentata estorsione e rimpalla la stessa accusa contro all’ex ministro. (Virgilio Notizie)
Supersintesi: la Boccia non può, anzi non deve sparire. Siamo davanti a una versione trash (con aggiunta di cozze e vongole) del celebre romanzo di Stephen King, poi divenuto film di Rob Reiner, Misery non deve morire. (Liberoquotidiano.it)