L’addio “colorato” a Rosita Missoni. “Ambiva alla perfezione e non conosceva autocommiserazione”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
MILANO – «Rosita nonna adorata. La più radiosa mai esistita». Un grande cuore rosa incornicia il feretro colorato di Rosita Jelmini Missoni, fondatrice con il marito Ottavio negli anni Cinquanta della celebre maison dai toni vivaci, con texture e linee indimenticabili. Rosita è scomparsa il primo giorno del 2025, all'età di 93 anni. Per salutarla in una gremita basilica di Sant'Ambrogio si sono riuniti parenti, dalla figlia Angela e il figlio Luca, ai nipoti, vecchi e nuovi dipendenti della casa di moda, designer e stilisti, amici di famiglia come Alessandro Enriquez e Sara Battaglia, Mathias Facchini e Alberto Caliri. (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Una bara in legno colorata e decorata, realizzata dai nipoti con tanto di dediche. Alle pompe funebri la famiglia Missoni ha chiesto una bara semplice, in legno chiaro. (MilanoToday.it)
Fuori dalla chiesa, nel cortile antistante, e' stato apposto l'albero con tutte le dediche dei dipendenti che le e' stato regalato al compimento dei 90 anni. (Tiscali Notizie)
«Ha creato un nuovo modo di vivere, vero ma fantastico, semplice ma sofisticato», ha detto Margherita. MILANO – Rosita Missoni vista dagli occhi dei suoi nipoti. (malpensa24.it)
«Buon paradiso Rosita». Così monsignor Giulio Dellavite ha concluso l'omelia funebre di Rosita Missoni. (il Giornale)
Di 45 (varesenews.it)
Il ricordo commosso della nipote Margherita: «Ambiva alla perfezione e non conosceva autocommiserazione; piegava il dolore con curiosità e disciplina. Severa insegnante, i pochi a resisterle le saranno per sempre grati. (VareseNoi.it)