"Con Sinwar morto inizia una storia nuova. Beirut vuole la tregua, adesso tocca a Israele"

Con Sinwar morto inizia una storia nuova. Beirut vuole la tregua, adesso tocca a Israele
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il Giornale ESTERI

«Se non temessi un conflitto regionale ancora più ampio non sarei in Libano», dichiara in esclusiva Giorgia Meloni concedendoci qualche minuto all'aeroporto di Beirut prima di ripartire per Roma. Il timore è l'annunciata rappresaglia israeliana sull'Iran, che rischia di fare esplodere la regione in un conflitto ancora più ampio. «Non faccio mistero di essere molto preoccupata della situazione mediorientale. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La missione Unifil nel sud del Libano resta. A dirlo è Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario generale dell’Onu responsabile delle operazioni di pace, in un’intervista al quotidiano la Repubblica. Alla domanda sulla richiesta di ritiro dell’Unifil avanzata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, Lacroix ha risposto: “Si è deciso di restare in tutti gli incarichi. (Il Sole 24 ORE)

Khamenei: "La perdita di Sinwar è dolorosa, ma Hamas è vivo e così resterà" (AGI - Agenzia Italia)

Minuto, la barba sempre curata, segnato dai 22 anni chiuso nelle celle israeliane, quando a Gaza abbracciava i militanti di Hamas con l’uniforme e i mitra a tracolla ciò che notavi erano le sue spalle strette e le braccia adolescenziali. (Corriere della Sera)

Sinwar, Hamas non si è indebolito e conferma linea

Dopo alcuni secondi di inerzia, alza il braccio e lancia un bastone contro il drone israeliano che lo sta filmando. Seduto su una poltrona, quasi immobile. (il Giornale)

A confermare la morte di Sinwar è stato Khalil al-Hayya, leader di Hamas a Gaza ma che vive in Qatar. "Eliminato" Yahya Sinwar si apre la corsa alla successione ai vertici di Hamas. (Adnkronos)

Per un anno non c’è stato nulla che preoccupasse di più Benyamin Netanyahu dell’eliminazione di Yahya Sinwar. Una ossessione che l’ha portato ad avviare un’offensiva distruttiva a Gaza che dopo 42mila morti non ancora vede la fine, si è allargata al Libano e ha come punto di arrivo l’Iran. (il manifesto)