Perché agli americani piace così tanto la Serie A

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La Gazzetta dello Sport ECONOMIA

In Serie A ci sono nove proprietari nordamericani: otto statunitensi e un canadese. In questi anni il massimo campionato italiano è stato tra i terreni di caccia preferiti, per un paio di ragioni: bassi prezzi ed enorme margine di crescita.In alcuni casi ha influito il richiamo delle origini territoriali (Commisso, Krause, Pagliuca, Saputo), in altri è stato semplicemente il destino (Oaktree che si è ritrovata l’Inter perché Zhang non ha ripagato il prestito, com’era successo prima ad Elliott col Milan). (La Gazzetta dello Sport)

Su altri media

La notizia solo online: un “giallo” editoriale? (Monza-News)

La proprietà attuale della famiglia Berlusconi, attraverso Fininvest infatti, è in trattativa con il fondo Gamco Investors di Marco Gabelli, da 48 anni alla guida della società fondata a New York (amministra un patrimonio da 31 miliardi di dollari). (il Giornale)

In Premier League i club di proprietà nordamericana sono addirittura dieci: Arsenal, Aston Villa, Bournemouth, Chelsea, Crystal Palace, Fulham, Ipswich, Manchester United, Liverpool ed Everton, la cui acquisizione da parte di Friedkin deve solo ricevere l’ok formale. (ForzaRoma.info)

Chi è Mario Gabelli, il gestore che guadagna più del capo di BlackRock: dalla lite con Paramount all'offerta per il Monza

A 82 anni, Gabelli è pronto a mettere alla prova le sue abilità finanziarie nel calcio italiano. Il miliardario italo-americano Mario Gabelli starebbe trattando l'acquisto della maggioranza del Monza calcio dalla Fininvest della famiglia Berlusconi. (La Repubblica)

Delle cinque lombarde di Serie A , solamente il Monza è rimasto a pura matrice italiana, ma presto Stelle e strisce potrebbero affiancare la Corona Ferrea per una nuova impresa sull’asse Brianza-New York . (Tuttosport)

Mario Gabelli ha tenuto fede al suo motto. Dal 1976 Gabelli regna incontrastato sulla Gamco Investors, la società di gestione del risparmio da lui fondata a New York e che oggi amministra oltre 31 miliardi di dollari. (Corriere della Sera)