Siamo stati al "Capodanno con Tony Effe" a Roma, ma com'è andata? La sfida al sindaco: “Mi votereste?”. E sfila la scena rap-trap fra Lazza, Capo Plaza, Bello Figo mentre Giulia De Lellis…
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Ieri sera Roma ha ospitato non uno, ma ben due concerti di Capodanno, quello ufficiale della città al Circo Massimo e quello organizzato da Tony Effe al PalaEur, dopo essere stato escluso dal cast precedentemente annunciato dal Comune, reo di aver scritto testi misogini. Partiamo subito col dire che Tony Effe non è stato censurato. Infatti, si è esibito davanti a un palazzetto completamente riempito senza impedimento alcuno. (MOW)
Ne parlano anche altri giornali
L'artista prima di esibirsi: "Ultimamente non sono stato troppo bene per queste critiche, ma abbiamo le spalle larghe. Vi ringrazio per essere qui" "E' arrivato il sindaco". Tony Effe è salito sul palco del Palaeur di Roma per il concerto di Capodanno, indossando la fascia tricolore quasi da 'alter ego' di Roberto Gualtieri, primo cittadino della Capitale. (Golssip)
Dal palco, Tony Effe ha affrontato apertamente la polemica che lo ha visto protagonista negli ultimi giorni dell’anno. (Il Fatto Quotidiano)
Tony Effe aspirante sindaco di Roma. Così il rapper ha aperto il suo contro-concerto di Capodanno al Palaeur di Roma: sfoggiando la fascia tricolore da primo cittadino. (La Stampa)
È stato un Capodanno organizzato all’ultimo, grazie per essere venuti qui». Tony Effe cavalca l'onda della polemica di capodanno e si presenta al concerto di capodanno al Palazzo dello Sport dell'Eur con una fascia tricolore da sindaco. (ilmessaggero.it)
Direttamente dal palco, di fronte al pubblico venuto ad ascoltare la band dal vivo, Francesco Sarcina si è scagliato contro il rapper: “Tony Effe dell’Esselunga musicista?”, ha esordito l’artista scoppiando in una grassa risata. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
«È arrivato il sindaco, tutti in piedi!», ha esclamato il cantante, dopo che sullo schermo sono andati in scena i tg sul suo caso (l'esclusione dal concertone del Circo Massimo per i temi misogini delle sue canzoni), e il clamore mediatico suscitato da «trasloco» in altra sede non istituzionale. (Corriere Roma)
