La strage di Gaza, altro che terroristi

La strage di Gaza, altro che terroristi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il manifesto ESTERI

Soprattutto donne e bambini. Sull’ormai abituale bollettino della morte a Gaza si è pronunciato ieri l’ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr), con un nuovo rapporto: il 70 percento delle morti accertate nei primi sei mesi dell’invasione israeliana a Gaza erano donne e bambini. La maggior parte di loro aveva tra i 5 e i 9 anni, e complessivamente i bambini ammazzati sono il 44 percento delle vittime totali. (il manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

Cammino e non mi rendo conto, sommersa dalla quantità di macerie. Mi torna in mente una battuta che gli avevo fatto: “A Khan Younis avete una seconda città che si chiama Hamad, da quando siete così prolifici qui al Sud?”. (Il Fatto Quotidiano)

Di Iuri Maria Prado, Ugo Volli Morti a Gaza: anche l’Onu conferma che i numeri di Hamas erano pura propaganda, ripresa da media che le fanno da megafono Ugo Volli: “Oggi essere antisemiti è tornato di moda e il terrorismo islamico piace alla sinistra, non solo estrema, perché sfida la civiltà occidentale e sembra rivoluzionario” (israele.net)

Gaza Fonte: Wikipedia Chiudi Preoccupazioni per "crimini di guerra e altri possibili crimini di atrocità" (PeaceLink)

Onu, 7 persone su 10 uccise a Gaza da Israele sono donne e bambini. “Non si può escludere il genocidio”

Quasi il 70% delle morti accertate a Gaza riguarda donne e bambini. Lo certifica un nuovo rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Unhcr), che ha verificato l’identità di 8.119 palestinesi degli oltre 34.500 che sarebbero stati uccisi durante i primi sei mesi di guerra scatenata da Israele nella Striscia di Gaza. (Il Sole 24 ORE)

L'agenzia di protezione civile di Gaza afferma che almeno 25 persone, tra cui 13 bambini, sono state uccise negli attacchi e piu' di 30 ferite. L'ultimo ha colpito Jabalia, nella parte nord. (Tiscali Notizie)

È quanto emerge da un nuovo rapporto delle Nazioni Unite che copre il periodo di sei mesi dal primo novembre 2023 al 30 aprile 2024. Secondo il rapporto questi dati indicano “una violazione sistematica dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale, tra cui distinzione e proporzionalità”. (Il Fatto Quotidiano)