Retromarcia a metà sul regalo ai ministri: ora c’è il rimborso

Retromarcia a metà sul regalo ai ministri: ora c’è il rimborso
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il manifesto INTERNO

Ritirare l’emendamento che aumenta di 7 mila euro al mese le varie indennità ai ministri, viceministri e sottosegretari «tecnici», cioè non eletti in parlamento. La presidente del Consiglio Meloni ha dato ragione al ministro della Difesa Crosetto. Lo ha detto ieri in una replica alla Camera tra una dichiarazione e l’altra in vista del Consiglio Europeo per dare più ufficialità possibile a un intervento che si è fatto aspettare per giorni. (il manifesto)

Su altre testate

Via libera da parte della commissione Bilancio della Camera (LAPRESSE)

Di Paolo (Il Fatto Quotidiano)

Ai ministri un rimborso spese. Le opposizioni: “È un bluff”. Cambia la pensione a 64 anni Luca Monticelli (La Stampa)

Aumento rimborsi spese ministri dopo stop su aumento stipendi: fino a 2500 euro per i viaggi

È una Giorgia Meloni sugli scudi, come d’abitudine, quella che s’è presentata oggi alla Camera, pur con la voce roca. La premier dopo aver presentato i suoi principali orientamenti in vista del Consiglio europeo di giovedì, ha ascoltato e preso nota degli interventi dei rappresentanti dei principali gruppi parlamentari, e poi è passata al contrattacco. (Open)

Alla fine il colpo gobbo che avrebbe fatto lievitare stabilmente di circa 5.000 euro al mese lo “stipendio” di tutti i ministri e sottosegretari non parlamentari, è sfumato. Ma gli aumenti, sebbene trasformati in rimborsi spese, restano, anche se non per tutti. (Il Fatto Quotidiano)

Nel mezzo delle polemiche, la premier Giorgia Meloni ha chiesto di ritirare l’emendamento alla Manovra che aumentava gli stipendi dei membri del governo che non sono anche parlamentari. (Sky Tg24 )