Anche con un nuovo presidente, l’Iran resta ostile a Israele

Anche con un nuovo presidente, l’Iran resta ostile a Israele
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Di Francesco Paolo La Bionda Masoud Pezeshkian, il nuovo presidente eletto dell’Iran, è considerato una figura moderata, ma con la sua elezione non cambierà l’ostilità viscerale del regime verso Israele. Di etnia mista azera e curda, sessantanove anni, già cardiochirurgo, Pezeshkian è un politico di lungo corso, che ha ricoperto nel tempo diversi incarichi politici, compreso un periodo come Ministro della sanità. (Mosaico-cem.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Stancamente, ma assiduamente, si chiamano riformisti certe figure nella teocrazia iraniana che uno, a un certo punto, pensa che forse hanno cambiato il senso e il significato delle parole a sua insaputa. (L'Opinione delle Libertà)

I governi occidentali hanno atteso con impazienza l’elezione di un nuovo presidente iraniano, uno che possa essere percepito come una figura riformista e moderata e che consenta loro di giustificare il riavvio dei negoziati sul nucleare e la creazione di partenariati strategici con Teheran. (articolo21)

(di Gino Lanzara ) (Difesa Online)

Vi racconto il Medio Oriente ma senza ipocrisie

Dice: «Durante il periodo di Mohammad Khatami presidente dell’Iran dal 1997 al 2005 , ndr avevo il 100% di speranza, ma la mia speranza è stata delusa. Sono rimasto completamente deluso ai tempi di Mahmoud Ahmadinejad presidente dal 2005 al 2013, ndr. (L'Eco di Bergamo)

Sono queste le linee che intende seguire in politica estera il neoeletto presidente dell’Iran, il riformista Masoud Pezeshkian. Ma anche aprire un dialogo costruttivo con l’Europa, senza cedere alle pressioni degli Usa. (L'HuffPost)

Mariano Giustino non è solo lo storico corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia nonché firma dell’Huffington Post, che per «l’impegno, la qualità e il rigore del suo lavoro» ha ricevuto Il Premiolino 2024, ma anche uno dei più acuti osservatori italiani di Iran e di Medio Oriente. (Vita)