Iran, col voto non cambia niente

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Italia Oggi ESTERI

Masoud Pezeshkian Alle elezioni iraniane è stato eletto presidente Massoud Pezeshkian, ex ministro della Sanità. Come al solito, il risultato delle elezioni è predeterminato, perché gli ayatollah permettono di partecipare solo a candidati che li sostengono. È come se Fratelli d’Italia (o il Pd, se si vuole) permettessero solo le candidature dei loro iscritti: dunque le elezioni non danno un risultato affidabile e conforme alla volontà del popolo: l’Iran non è una democrazia. (Italia Oggi)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono queste le linee che intende seguire in politica estera il neoeletto presidente dell’Iran, il riformista Masoud Pezeshkian. Creare un partenariato strategico con la Cina e aumentare la cooperazione bilaterale e multilaterale con la Russia. (L'HuffPost)

(di Gino Lanzara ) (Difesa Online)

Dice: «Durante il periodo di Mohammad Khatami presidente dell’Iran dal 1997 al 2005 , ndr avevo il 100% di speranza, ma la mia speranza è stata delusa. Sono rimasto completamente deluso ai tempi di Mahmoud Ahmadinejad presidente dal 2005 al 2013, ndr. (L'Eco di Bergamo)

Vi racconto il Medio Oriente ma senza ipocrisie

Masoud Pezeshkian, il nuovo presidente eletto dell’Iran, è considerato una figura moderata, ma con la sua elezione non cambierà l’ostilità viscerale del regime verso Israele. Di etnia mista azera e curda, sessantanove anni, già cardiochirurgo, Pezeshkian è un politico di lungo corso, che ha ricoperto nel tempo diversi incarichi politici, compreso un periodo come Ministro della sanità. (Mosaico-cem.it)

I governi occidentali hanno atteso con impazienza l’elezione di un nuovo presidente iraniano, uno che possa essere percepito come una figura riformista e moderata e che consenta loro di giustificare il riavvio dei negoziati sul nucleare e la creazione di partenariati strategici con Teheran. (articolo21)

Mariano Giustino non è solo lo storico corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia nonché firma dell’Huffington Post, che per «l’impegno, la qualità e il rigore del suo lavoro» ha ricevuto Il Premiolino 2024, ma anche uno dei più acuti osservatori italiani di Iran e di Medio Oriente. (Vita)