La resa di Zelensky. Inventata dalla stampa italiana

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L'HuffPost ESTERI

Ieri è andata in scena, attraverso le prime pagine di molti quotidiani nazionali, le agenzie di stampe e via via l’universo del web una realtà alternativa che puntualmente prende forma ogni qual volta gli avvenimenti fanno volgere l’attenzione verso l’Ucraina aggredita. Non parliamo dei bombardamenti sulle città, dei crimini contro soldati, civili, bambini, sul campo e nei territori occupati, ché quelli interessano ormai poco, bensì di qualche parola detta da qualcuno dei protagonisti del conflitto, alla quale aggrapparsi per intessere la story del giorno, come utenti qualsiasi dei social media alla ricerca di attenzione. (L'HuffPost)

Su altri giornali

All’indomani del vertice ristretto a casa di Mark Rutte, Volodymyr Zelensky ripete per ben due volte lo stesso concetto. Di buon mattino, entrando all’Europa Building prima del Consiglio europeo, spiega che «dobbiamo contare ancora sull’unità tra gli Stati Uniti e l’Europa perché è molto difficile sostenere l’Ucraina senza l’aiuto dell’America». (La Stampa)

È la battaglia di Zelensky, sa chi è il suo nemico e chi può essere suo alleato. Il presidente ucraino Zelensky parla all’Unione europea ma il messaggio è per gli Stati Uniti: «Vogliamo porre fine alla guerra. (Corriere della Sera)

Per lui la vita umana non vale niente. Ama uccidere», afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio Europeo. (LaC news24)

Quali sono le sette condizioni poste da Zelensky per la pace tra Ucraina e Russia

L'Ucraina farà "tutto il necessario" per diventare "forte" nel prossimo anno e, poi, per essere "pronta" per la diplomazia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Bruxelles, ha fissato la linea per uscire dalla guerra con la Russia. (Adnkronos)

ANSA Quando non si sa da che parte iniziare, «negoziato» è parola buona per i titoli e per i dibattiti. Oltre che per misurare la reazione della controparte. Ma è anche un pretesto per mettere le mani avanti, accusare il nemico di non voler dialogare, e continuare a farsi la guerra. (Avvenire)

5 A cura di Davide Falcioni (Fanpage.it)