Svezia: procura, aperta indagine su morte sciatori italiani, ci sono sospettati
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Milano, 21 mar. – La procura della Repubblica di Svezia ha aperto un’indagine sulla morte in una valanga di due sciatori italiani nella regione di Abisko, i fratelli Mattia e Daniele Boer. In un comunicato la Procura precisa: “Lo scopo dell’indagine preliminare è quello di accertare quanto accaduto e se una persona e/o una società possa essere ritenuta penalmente responsabile per quanto accaduto. Attualmente ci sono uno o più sospettati e una società designata”. (LAPRESSE)
La notizia riportata su altri media
Mattia e Daniele Boër, fratelli e compagni di tante passioni sportive - sci, moto, parapendio - sono morti nel loro ultimo giorno di eliski prima del rientro. «Erano lì da domenica sera – dice Silvia, la cognata di Mattia, davanti al prato all’inglese di strada cascina Garola, dove il 50enne abitava e aveva il suo laboratorio odontotecnico - Per tre giorni, a causa della bufera, non avevano mai volato. (L'Eco del Chisone)
Mattia, di 50 anni, lavorava nello studio dentistico di famiglia a Torre Pellice insieme al fratello Simone. (Fanpage.it)
Due di loro, di 45 e 50 anni, sono morti mentre gli altri sarebbero illesi. I due italiani sono rimasti sepolti sotto la neve, mentre la guida è rimasta in superficie», dichiara l'agenzia turistica Niehku Mountain Villas in un comunicato, riportato da media svedesi. (Corriere della Sera)
I tre erano arrivati in vetta in elicottero, con loro il pilota e la guida. Salvo il terzo fratello, Simone, 41 anni, che era partito con loro per l'avventura sulle montagne a Kårsavagge, al confine con la Norvegia. (leggo.it)
È successo ieri nel nord della Svezia al confine con la Norvegia. Le vittime, di 45 e 50 anni, sono rimasti sepolti sotto la neve. Travolta anche la guida alpina che accompagnava il gruppo che però è rimasta in superficie ed è stata soccorsa (Sky Tg24 )
È stato per … LUSERNA SAN GIOVANNI (TORINO). (La Stampa)