L’ultimo volo dell’Ape: Pontedera dice addio al mito della Piaggio su tre ruote
Articolo Precedente
Articolo Successivo
MILANO – L’Ape non vola più, e via di questo passo. Insomma, la notizia è che l’Ape, inteso come motoveicolo a tre ruote che ha segnato – e non è un modo di dire – un’epoca, non verrà più prodotto nell’originario stabilimento di Pontedera perché le nuove regole europee su ambiente e sicurezza lo rendono impossibile, ma uscirà solo dalla fabbrica indiana che Piaggio ha da 25 anni. Comunicazione de… (la Repubblica)
Su altre fonti
Un'epoca che si chiude. Dopo 76 anni l'Ape Piaggio non sarà più prodotta negli stabilimenti di Pontedera (Pisa). Un pezzo di storia che se ne va dall'Italia, ma non un addio in senso assoluto. La celebre tre ruote vivrà una seconda vita in India, dove è già prodotta da anni. (Avvenire)
Dopo 76 anni l’Italia dice addio per sempre all’Ape Piaggio: l’iconico “tre ruote” non sarà più fabbricato infatti nello storico stabilimento di Pontedera, in provincia di Pisa, mentre rimarrà in produzione in India. (Virgilio Notizie)
Dopo 76 anni l’Ape Piaggio smetterà di essere prodotta nello stabilimento di Pontedera (Pisa). Come riportano le cronache cittadine di Tirreno e Nazione, la motocar sarà realizzata solamente in India per il mercato locale dove le normative in fatto di sicurezza e inquinamento sono meno stringenti che in Europa. (Il Fatto Quotidiano)
Anzi, saluta definitivamente l’Italia, le dice addio e va a migliaia e migliaia di chilometri di distanza. La Piaggio, che ha sede a Pontedera in provincia di Pisa, ha deciso di continuare la produzione altrove: saluta la provincia di Pisa e va in India. (La Repubblica Firenze.it)
La fine dell'Ape Piaggio, che verrà prodotto solo in India per il mercato locale e per quello africano, non è una delocalizzazione ma una riconversione industriale dovuta alle nuove norme Ue sui veicoli. (L'HuffPost)
Dopo 76 gloriosi anni di produzione l’Ape Piaggio dice addio alla produzione nello stabilimento di Pontedera. La decisione è stata comunicata dall'azienda ai delegati del sindacato Rsu nelle scorse settimane, in un momento di confronto organizzato per dare spiegazioni sul periodo di stop alla produzione dei vari reparti dello stabilimento stabilito per la fine dell'anno. (Corriere Fiorentino)