Le reazioni internazionali al mandato della Cpi contro Netanyahu
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La decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di emettere un mandato di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant ha scatenato un’ondata di reazioni a livello globale. L’accusa, legata a crimini di guerra e contro l’umanità durante il conflitto di Gaz, ha polarizzato l’opinione pubblica internazionale, generando condanne, sostegni e prese di posizione diplomatiche. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre testate
LaPresse ha intervistato Abeer Odeh sul mandato d'arresto internazionale per Gallant e Netanyahu (LAPRESSE)
Per il ministro Crosetto, la sentenza della Cpi sull'arresto internazionale per il leader israeliano "è sbagliata, ma il mandato va eseguito". Secondo Tajani le decisioni saranno prese "insieme agli alleati". (Adnkronos)
È la prima volta nella storia della Corte dell'Aja che viene emesso un mandato d’arresto contro rappresentanti politici alleati con paesi occidentali. E' quel che è successo ieri quando la Corte Penale internazionale ha spiccato tre mandati di arresto. (ilmessaggero.it)
La Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) ha emesso un mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant e, con loro, per il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (meglio noto come Mohammed Deif). (Servizio Informazione Religiosa)
Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell'Assemblea Anci a Torino, in merito al mandato d'arresto della Corte penale internazionale per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu (ilmessaggero.it)
Non si vede invece bene l'uomo. La Polizia municipale ha aperto un'indagine per individuare i due ragazzi. (Il Giornale d'Italia)