Stelle cadenti, lo spettacolo per chi sa sognare

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La Terra è una “nave sanza nocchiere”. Percorre docile l’orbita che la natura le assegna senza curarsi degli ostacoli, travolgendo tutto ciò che le si para innanzi come un elefante impazzito: per lo più minuscoli sassolini, polvere extraterrestre dispersa nel Sistema Solare. Quotidianamente essa drena circa 15 tonnellate di “plancton” cosmico. Data l’elevatissima velocità relativa delle briciole celesti (tra 11 e 73 chilometri al secondo in ragione della direzione di provenienza rispetto al moto terrestre), l’interazione con le molecole del gas atmosferico è particolarmente traumatica. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

San Lorenzo, perché è il 10 agosto La storia non è delle più felici in quanto si lega al martirio di San Lorenzo, fatto bruciare nella notte del 10 agosto. (Adnkronos)

La serata Sabato 10 agosto, in occasione della Notte di San Lorenzo, il Planetario organizza una serata speciale per ammirare le stelle sotto il cielo di Milano. (MilanoToday.it)

Eventi in programma a Mandello del Lario, Colico e Piani Resinelli LECCO – Il 10 agosto si celebra San Lorenzo, una data associata alle “Perseidi”, note anche come “stelle cadenti”. Questo sciame meteorico si verifica quando la Terra, nel suo percorso orbitale estivo intorno al Sole, attraversa i detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle. (Lecconotizie)

I consigli dell’astrofisico di Bologna: come vedere le stelle cadenti

Come ogni anno d’agosto, arriva il consueto appuntamento con le Perseidi, a tutti note con il nome di stelle cadenti o Lacrime di San Lorenzo. Tra i fenomeni celesti più famosi e amati, anche dai profani di osservazione del cosmo, ci sono senza dubbio le stelle cadenti di San Lorenzo. (Libero Tecnologia)

La leggenda legata alla Notte di San Lorenzo narra che Lorenzo, il diacono scelto da papa Sisto II per assistere gli orfani e le vedove della diocesi di Roma, sia stato arso vivo su una graticola, i cui carboni ardenti furono associati al fenomeno delle stelle cadenti, chiamate anche lacrime di San Lorenzo. (Il Capoluogo)

La natura ha reso possibile che orbita della cometa e orbita della Terra quasi si sfiorino e quindi grazie a questo fenomeno cosmico, si rende possibile l’attrazione gravitazionale di polvere e detriti che la cometa si lascia dietro (la sua coda) arricchendo con ciò lo spazio interplanetario. (il Resto del Carlino)