Inzaghi e la panchina d'oro: "All'Inter mi sento a casa"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
SPORT

Simone Inzaghi, premiato a Coverciano con la Panchina d’Oro, ha dedicato il riconoscimento a chi, a suo dire, ha reso possibile questo successo: dai tifosi, che definisce un sostegno costante, allo staff, compagno di viaggio fin dagli esordi sulla panchina, fino alla dirigenza e ai giocatori, senza i quali – ha sottolineato – nulla sarebbe stato raggiunto. Il trofeo, assegnato dai colleghi di Serie A, corona una stagione che ha riportato l’Inter sul tetto d’Italia, con un cammino dominante e pochi intoppi.

Quella di Inzaghi, che ha superato Gian Piero Gasperini nella votazione, non è solo una vittoria personale, ma il riflesso di un lavoro collettivo. "Quando c’è un premio," ha osservato, "a salire sul palco è l’intera squadra, in ogni suo componente." Parole che tradiscono un legame forte con l’ambiente nerazzurro, dove si sente valorizzato nonostante le pressioni di un calendario fitto, che ha portato inevitabilmente a qualche infortunio.

Sul futuro immediato, il tecnico non si nasconde: i prossimi tre mesi saranno intensi, tra campionato ed Europa, con partite decisive e ritmi serrati. "Lo affronteremo con entusiasmo," ha assicurato, senza nascondere l’ambizione di competere su tutti i fronti. Intanto, riguardo alle condizioni di Thuram e Lautaro, ha preferito non sbilanciarsi troppo: il francese è in fase di recupero, mentre l’argentino prosegue il lavoro.