Jannik e Matteo: l'altra Italia che incanta (a dispetto del calcio) sul centrale di Wimbledon

Jannik e Matteo: l'altra Italia che incanta (a dispetto del calcio) sul centrale di Wimbledon
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Jannik e Matteo: l'altra Italia che incanta (a dispetto del calcio) sul centrale di Wimbledon TERMOLI. L’altra Italia, quando lo sport eccelle, funziona e viene esportato come modello di riferimento. Una volta i trionfi calcistici coprivano nel mainstream le lacune delle discipline dove meno eravamo competitivi, soprattutto negli sport individuali, legati alle imprese di pochi singoli, piuttosto che a un sistema di successo. (Termoli Online)

Su altri giornali

Mai sognato prima, neanche ai tempi leggendari di Pietrangeli e poi di Panatta. Gran parte del merito appartiene ovviamente a Jannik Sinner, il fuoriclasse completo e generazionale che non avevamo mai avuto. (Undici)

Il numero 1 del mondo si impone riuscendo a rispondere in maniera impressionante alle bordate sopra i 200 km orari di Berrettini al servizio e dando il meglio nei punti importanti, nei tre tiebreak. Uno show tutto italiano a Wimbledon (L'Unione Sarda.it)

La notizia da raccontare è che ieri a Londra si è svolto il derby italiano, il primo giocato sul Centre Court di Wimbledon da quando nel 1877 l’All England Croquet and Lawn Tennis Club tenne i suoi primi campionati. (il manifesto)

Sinner e Berrettini danno spettacolo a Wimbledon, vince Jannik ma Matteo esce tra gli applausi

Grandi ascolti per Wimbledon in esclusiva su Sky: ieri il match tra Sinner e Berrettini - in diretta dalle 19.50 alle 23.32 su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e Sky Sport 4K - con la telecronaca di Federico Ferrero e Barbara Rossi ha registrato il secondo miglior ascolto di sempre per un incontro del torneo londinese, con 981 mila spettatori medi in Total Audience, il 5,4% di share tv e 2 milioni 231 mila spettatori unici. (Digital-Sat News)

Non la straordinaria efficienza di Jannik Sinner, capace — tra luci e ombre — di fare punto quando più conta (è finita 156 a 141: divario nettissimo), cioè nei tre tie break che hanno deciso the italian clash a Londra, essendo lui il predestinato: l’uomo giusto nel posto giusto al momento giusto. (Corriere della Sera)

Alla fine ha vinto il numero uno del mondo in quattro set 7-6, 7-6, 2-6, 7-6 con tre tie break e dopo un incontro che ha fatto registrare una prestazione straordinaria di entrambi i tennisti italiani. Sinner e Berrettini danno spettacolo ma era troppo presto perché uno dei due uscisse da Wimbledon (Secolo d'Italia)