Tutte le linee rosse. "Mosca non cede". Usa pronti al passo. "La Crimea è russa"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale ESTERI

Donald Trump ha anticipato che nella sua telefonata, prevista per oggi, con Vladimir Putin si parlerà di «territori e di centrali elettriche». Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha solo confermato l'appuntamento telefonico, senza sbilanciarsi sui temi indicati dal presidente americano. Siamo per ora fermi all'espressione di «cauto ottimismo» trasmessa da Putin all'inviato di Trump Steve Witkoff riguardo il possibile raggiungimento di un'intesa per una tregua. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

È il giorno della attesa telefonata tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin che potrebbe rappresentare un passaggio importante nella guerra tra Russia e Ucraina in corso da tre anni. (Il Sole 24 ORE)

In una recente conferenza stampa, la portavoce della Casa Bianca, Karolin Leavitt, ha dichiarato: “Siamo all’ultimo miglio verso la pace, non siamo mai stati più vicini di oggi a un accordo di pace e il presidente è determinato a ottenerne uno”. (Nicola Porro)

La partita di poker riparte oggi con la telefonata fra Trump e Putin. Anche perché Trump ha fatto di tutto per presentarsi al tavolo da gioco mischiando bastone e carota, blandendo Vladimir fino all’ultimo, con la promessa ieri di valutare il riconoscimento americano della sovranità russa sulla Crimea (ilmessaggero.it)

Potrebbe esserci il riconoscimento della Crimea come russa come condizione della pace tra Kiev e Mosca. Lo riporta Semafor citando alcune fonti, secondo le quali comunque Donald Trump non ha ancora deciso. (Open)

«Parlerò con il presidente Putin martedì (oggi, 18 marzo, ndr). Ma ci sono molte cose che sono state già discusse dall’Ucraina e dalla Russia, abbiamo già parlato con loro di dividere certi asset». (Corriere della Sera)

Trump ne ha dato … (Il Fatto Quotidiano)