La Itia: "Capiamo il clamore per il caso Sinner, ma per lui nessun trattamento di favore"

La Itia: Capiamo il clamore per il caso Sinner, ma per lui nessun trattamento di favore
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La Gazzetta dello Sport SPORT

L’Itia (International Tennis Integrity Agency) torna a parlare del ricorso della Wada riguardante il caso di Jannik Sinner, il numero uno del mondo trovato positivo a causa della contaminazione dal Clostebol a marzo scorso e scagionato dopo un processo dall’Itia stessa, che aveva chiuso la vicenda dichiarando l’atleta “non colpevole e non negligente”. La Wada, agenzia mondiale antidoping, ha fatto appello al Tas contro questa decisione, e adesso l’Itia, attraverso un comunicato del ceo Karen Moorhouse, ha voluto spiegare meglio la sua posizione. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altre testate

In attesa dell'esito dell'appello presentato dalla Wada al Tas di Losanna in merito all'assoluzione di Jannik Sinner, del caso riguardante il tennista azzurro è tornata a parlare l'Itia, l'Agenzia internazionale per l'integrità del tennis, che lo aveva assolto dichiarandolo né colpevole, né negligente: "Nel caso di Sinner, comprendiamo che il focus dell’appello è sull’interpretazione e sull’applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente nel determinare quale livello di colpa possa coinvolgere il giocatore, piuttosto che sull’indagine dell’Itia sui fatti e sulla scienza - spiega in una nota la Ceo, Karen Moorhouse -. (Sport Mediaset)

Caso Sinner, l'Itia torna sull'appello della Wada: "Si vuole determinare il suo livello di colpa" Come noto, la Wada, agenzia mondiale antidoping, ha fatto appello al Tas contro la decisione dell’Itia (International Tennis Integrity Agency) di dichiarare "non colpevole e non negligente" Jannik Sinner, trovato positivo al Clostebol, chiedendo una sospensione compresa tra uno e due anni per il numero uno del ranking Atp. (Diretta)

Il tribunale anti doping sul caso Sinner: "Assolto perché lo dicono i fatti" (Tuttosport)

Sinner, doping e Wada: l'Itia difende Jannik, "Nessun trattamento di favore"

“Il processo di gestione dei casi antidoping è complesso e comprendiamo che può essere fonte di confusione comprendere le differenze di esito o le incongruenze percepite nel processo”. Così Karen Moorhouse, Ceo dell’Itia (International Tennis Integrity Agency), in un comunicato sul sito dell’agenzia per puntualizzare la decisione presa sul caso Jannik Sinner, trovato positivo al clostabol e scagionato perché ‘No Fault or Negligence’ al termine del processo dinanzi alla stessa Itia. (LAPRESSE)

L'Itia, la International Tennis Integrity Agency, torna a far sentire la sua voce sul caso Sinner attraverso le parole del Ceo Karen Moorhouse. L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato ricorso al Tas contro l'assoluzione del numero uno del mondo, il quale è stato ritenuto esente da colpa o da negligenza da un tribunale indipendente nominato dall'Itia, dopo esser risultato positivo al Clostebol a un controllo svolto a Indian Wells il 10 marzo e in un altro test effettuato la settimana successiva. (Tiscali)

Nessun trattamento speciale riservato a Sinner . La nota pubblicata dall' Itia (International Tennis Integrity Agency) fa chiarezza assoluta una volta di più su quanto l'assoluzione di Jannik dalle accuse di doping fosse stata limpida e al di sopra di ogni sospetto. (Tuttosport)