MotoGP 2024. GP di Barcellona 2. Jorge Martin 5° e, forse, un po' nervoso: "Sono tranquillo. Se Aleix Espargaro mi aiuterà non lo rifiuterò"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Jorge Martin è a un passo da un'impresa storica, primo pilota in epoca MotoGP a vincere il mondiale senza essere nel team ufficiale. E ci è arrivato con costanza, concentrazione e ovviamente un'infinità di talento. La base minima che ci voleva per provare a battere un altro pilota straordinario, e cioè Pecco Bagnaia. Ma niente è ancora deciso anche se lo spagnolo è nettamente favorito. Nell'ultimo venerdì dell'anno Martin è apparso un po' nervoso, come è normale che possa succedere. (Moto.it)
Su altre fonti
Ma la tragica alluvione causata dalla Dana, due settimane fa, che ha coinvolto anche il circuito Ricardo Tormo, ha portato alla rivolta dei piloti, capitanata da Bagnaia, e reso la scelta di Barcellona quella più naturale e moralmente giusta come sede. (Corriere della Sera)
Pazzesco a Barcellona: al termine delle prove di partenza successive alle Libere 1 Pecco Bagnaia è finito a terra dopo un sorpasso all'esterno di Maverick Vinales. Nessuna conseguenza per l'italiano, piuttosto scocciato per aver chiuso così la prima sessione del weekend che assegnerà il titolo mondiale. (Sky Sport)
Obbligato a stare davanti a tutti per continuare a lottare per il titolo, Bagnaia chiude comunque col miglior crono la prima giornata di prove del gp della Solidarietà, a Barcellona, ultimo appuntamento della stagione. (la Repubblica)
Il margine di vantaggio dello spagnolo è importante ed è chiaro che in caso di doppio successo di Sprint e GP si potrebbe rimanere con tanto amaro in bocca. (OA Sport)
Martin non deve vincere, non deve neanche salire sul podio, deve solo fare 14 punti tra sabato e domenica. Per adesso Pecco Bagnaia ha fatto quel che doveva fare: essere primo al venerdì. Missione compiuta per il 1° giorno. (Moto.it)
Il primo passo è quello giusto. Sul tracciato di Montmelò l'iridato della Ducati è impeccabile nelle Practice: si prende il tempo necessario per mettere a posto la sua Desmosedici e al momento del time attack sfodera gli artigli: in 1'38.918 mette in fila tutti dando un bel segnale di forza al rivale. (La Gazzetta dello Sport)