Salvini insiste sul ritorno al Viminale, nel governo Meloni si apre la discussione sul rimpasto
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Alle domande dei cronisti su un ritorno da ministro dell'Interno, Matteo Salvini continua a dare risposte possibiliste: "Siamo tutti nelle mani del buon Dio", e "ragioneremo sia con Giorgia Meloni che con Matteo Piantedosi", ha detto oggi. Negli ultimi giorni dalla Lega è arrivata l'apertura a un rimpasto di governo, mentre Fratelli d'Italia ha sostanzialmente chiuso all'ipotesi. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri giornali
Così il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, in un colloquio con il Fatto quotidiano, in merito al desiderio del leader della Lega Matteo Salvini di tornare al Viminale. (Tiscali Notizie)
Giorgia Meloni non è tornata dalla Lapponia con il regalo atteso dal segretario della Lega. Per rafforzare il messaggio, manda i suoi a spiegare perché non si possono mescolare le carte dell’esecutivo a metà del cammino. (L'HuffPost)
La lingua batte dove il Viminale duole. «Un mio ritorno al Viminale nel 2025? Siamo tutti nelle mani del buon Dio. (Corriere della Sera)
È lui stesso ad ammetterlo ad un gruppo di cronisti «assetati» di notizie che lo attende fuori dal suo ufficio romano in Piazza San Luigi dei Francesi, a qualche metro dal Senato dove è in corso la votazione per la manovra di bilancio. (il Giornale)
"Rimpasto? Non c'è bisogno di nessun rimpasto, di solito si fa quando le cose non funzionano e questo governo invece sta facendo benissimo, sta lavorando alla grande: al momento non... (Virgilio)
Per quanto riguarda il desiderio del … (L'HuffPost)