La lettera - Autonomia differenziata, Succurro (Anci) frena i sindaci ribelli: «Evitare forme di protagonismo politico e fughe in avanti»

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LaC news24 SALUTE

La lettera La presidente dell'associazione chiede ai primi cittadini di attendere l'assemblea che si terrà nei prossimi giorni: «Da lì potrà uscire una determinazione unitaria con il coinvolgimento di ciascuno» La presidente dell'Anci Calabria Rosaria Succurro, in relazione all'Autonomia differenziata, ha scritto ai sindaci dei Comuni calabresi, cui ha chiesto di «evitare forme di fughe in avanti, di protagonismo politico e di visioni aprioristiche motivate da interessi di parte». (LaC news24)

Ne parlano anche altri giornali

La sparata del Presidente del Senato circa l’abolizione del doppio turno nelle elezioni comunali, consentendo così di eleggere il Sindaco con il 40% dei voti validi (in pratica con il 20% degli aventi diritto), pare avere un seguito negli intendimenti del centro destra che intenderebbe procedere rapidamente in questa direzione per via legislativa. (Contropiano)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge sull'Autonomia differenziataANSA La legge sull’Autonomia differenziata, tanto contestata dalle opposizioni e da diverse amministrazioni regionali del Sud, prevede il riconoscimento di un maggiore livello di autonomia alle Regioni a statuto ordinario e speciale che ne fanno richiesta, comprese le provincie autonome di Trento e Bolzano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sono alcune delle chicche firmate dai leader della sinistra che, all'indomani del via libera alle riforme (premierato e autonomia differenziata), tornano a intonare la stanca litanìa della dittatura (Secolo d'Italia)

L'autonomia differenziata è un cavallo zoppo e affaticato

La votazione svoltasi ieri in Parlamento sull’autonomia differenziata ha rappresentato un ulteriore passo d’addio alla Costituzione Repubblicana, già mutilata in passato per ragioni di mera convenienza tattica da parte delle forze politiche di centrosinistra (Titolo V, riduzione del numero dei parlamentari). (Strisciarossa)

La domanda, però, è: riforme perché e per fare cosa. È chiarissimo per esempio che da decenni il ruolo del Parlamento è stato degradato e che l'organo sia ormai emarginato nelle dinamiche costituzionali. (L'HuffPost)

La trattativa per la formazione della nuova Commissione europea, e le riforme istituzionali e costituzionali. Il metronomo della vita del governo e della politica italiana si muove, in queste settimane, pendolando tra questi due cardini. (Today.it)