Autonomia differenziata, Mattarella promulga la legge. È una delle tre grandi riforme volute dal governo Meloni
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L'Autonomia differenziata riceve il via libera anche dal Quirinale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge recante «disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione», che era stata approvata il 19 giugno a Montecitorio dalla Camera. Il cosiddetto ddl Calderoli è una delle tre grandi riforme volute dal governo Meloni, insieme al Premierato e quella della Giustizia. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Entrambe le partite sono regolate da un sistema di tiranti e contrappesi interni ed esterni che portano la coperta, per definizione corta, da un lato o dall’altro del campo da gioco. Sono due partite del tutto autonome, eppure entrambe costruiscono le basi per il destino di questo governo e di questa maggioranza. (GLI STATI GENERALI)
Sono alcune delle chicche firmate dai leader della sinistra che, all'indomani del via libera alle riforme (premierato e autonomia differenziata), tornano a intonare la stanca litanìa della dittatura (Secolo d'Italia)
E nel più autorevole dei modi: con un intervento del presidente del Senato e in nome della lotta all’astensionismo.C’è da chiedersi se tutta questa carne al fuoco produrrà solo fumo o anche un po’ di arrosto. (Corriere della Sera)
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Quel 20 giugno del ’76 quando si affermò (e poi declinò) la Repubblica dei partiti e del Parlamento | In In Storia | Di Di Franco Astengo (Strisciarossa)
Giorgia Meloni in colloquio con Orban (foto LaPresse) La trattativa per la formazione della nuova Commissione europea, e le riforme istituzionali e costituzionali. Il metronomo della vita del governo e della politica italiana si muove, in queste settimane, pendolando tra questi due cardini. (Today.it)
“C’è un disprezzo diffuso e le riforme volute dal governo accentuano la crisi del nostro sistema”. Il professor Gaetano Azzariti boccia "la madre di tutte le riforme" (L'Espresso)