Bonaccini (Pd): “Credo ancora nell’autonomia ma la destra spacca il Paese”

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Dopo 10 anni di mandato alla guida dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, eletto europarlamentare, ha annunciato le sue dimissioni ieri, tra gli applausi della mattina e un accordo in extremis sull’azienda ex Bellico per salvare 350 posti di lavoro. Tra gli ultimi atti da presidente (le dimissioni saranno operative tra 15 giorni), se i tempi tecnici lo … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Com’è noto, nei giorni scorsi il Parlamento (I) ha approvato in via definitiva la legge ordinaria che reca norme procedurali per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario (deliberazione Camera dei deputati di mercoledì 19 giugno); (II) ha effettuato (Senato della Repubblica, martedì 18 giugno) la prima delle quattro deliberazioni volte alla adozione della legge di modifica della Costituzione sul punto della forma di governo dello Stato (elezione diretta del primo ministro). (Il Fatto Quotidiano)

La serietà di un intento riformatore si giudica infatti dal suo realismo e dalla sua prudenza, dalla coerenza delle proposte e dall’approfondimento dei temi. E nel più autorevole dei modi: con un intervento del presidente del Senato e in nome della lotta all’astensionismo. (Corriere della Sera)

Giorgia Meloni in colloquio con Orban (foto LaPresse) L'autonomia differenziata è un cavallo zoppo e affaticato (Today.it)

Quegli smemorati del Pds che invocavano un premier forte

È chiarissimo per esempio che da decenni il ruolo del Parlamento è stato degradato e che l'organo sia ormai emarginato nelle dinamiche costituzionali. Non voglio eludere la questione delle riforme liquidando in poche battute anche l'ultimo tentativo riformatore in corso. (L'HuffPost)

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge recante «disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione», che era stata approvata il 19 giugno a Montecitorio dalla Camera. (ilmessaggero.it)

«Il premierato evita lo scoglio di un presidente sganciato dalla maggioranza, con i relativi possibili esiti autoritari di un capo dell'esecutivo in balia della dialettica infinita dei partiti forti e dei governi deboli». (il Giornale)