In Francia tocca a Bayrou. Il terzo governo in 11 mesi fa capire una cosa sui paesi democratici
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Di Giovanni M. Come appreso dalle ultime news, ci siamo, è partito il nuovo Esecutivo francese guidato da François Bayrou (centrista). Per la prima volta assistiamo a un evento forse unico in un paese europeo: tre cambi di vertice e tre governi in neanche 11 mesi. Stavolta però, seppur i socialisti erano aperti al dialogo, Emmanuel Macron ha dovuto bere un calice amaro perché, al contrario di quanto si potesse pensare prima di una possibile entrata nel del partito di Olivier Faure – capo del PS a cui faceva gola diventare Primo Ministro e mettere Mélenchon in un angolo – ha scelto di “equilibrare” l’Esecutivo per accontentare un po’ tutti a partire da Marine Le Pen (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
L'ufficio del presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un nuovo governo, dopo che il precedente gabinetto è crollato in un voto storico provocato dalle lotte sul bilancio del Paese. Il nuovo primo ministro Francois Bayrou ha messo insieme il governo, che comprende membri della squadra uscente dominata dai conservatori e alcune nuove figure provenienti da ambienti centristi o di sinistra. (Il Sole 24 ORE)
Un governo prima di Natale, il quarto del 2024, dieci giorni dopo la nomina del primo ministro François Bayrou. (il manifesto)
Tra i membri del nuovo esecutivo ci sono alcuni volti noti, tra cui due ex premier: Manuel Valls, che ora guiderà il ministero dei Territori d'Oltremare, ed Élisabeth Borne all'Educazione. (Fanpage.it)
E più in ragione della promessa di avere una squadra operativa «prima di Natale» che non unita da un programma comune. Da ieri la Francia ha un nuovo governo: simile a un «Barnier bis» e nel paradosso che il neo premier Bayrou non ha alcuna garanzia di durare. (il Giornale)
François Bayrou ha nominato il suo governo, il quarto in un anno in Francia, e ora sarà chiamato alla sfida più difficile: dare una prospettiva chiara e duratura a un esecutivo che nasce come coalizione di minoranza e alleanza tra il suo Movimento Democratico (MoDem), il partito del presidente Emmanuel Macron, Renaissance, e il centrodestra moderato di Les Républicains, tenendo fuori sia il primo partito (Rassemblement National) che la prima coalizione (Nuovo Fronte Popolare)per seggi all’Assemblea Nazionale. (ISPI)
Nel pomeriggio il 73enne Bayrou aveva reso noto in una lettera ai ministri del governo uscente di aver «cercato di trovare nuovi equilibri» e di aver voluto un governo «più compatto» del precedente chiarendo che «molti di loro non potranno far parte della nuova squadra»: «Questo governo non potrà riprodurre quello di prima». (Corriere della Sera)