Stellantis, ecco come Carlos Tavares è diventato mister 100 milioni
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Ultim'ora news 2 dicembre ore 20 Cento milioni di euro, milione più, milione meno. È questo il ricchissimo portafoglio portato a casa da Carlos Tavares nei suoi anni alla guida di Stellantis. Manca ancora all’appello il 2024, l’anno della caduta verticale della produzione di auto, delle vendite e del valore di borsa delle azioni del colosso italo-francese. Sarà l’assemblea della primavera prossima a ratificare la nuova remunerazione dei manager del gruppo. (Milano Finanza)
Su altri giornali
Stellantis: si dimette l'ad Carlos Tavares. Liquidazione da 100 milioni di euro (AGI - Agenzia Italia)
Tensioni nel governo? “Litighiamo tutti i giorni, litighiamo la mattina e beviamo un bicchiere di vino insieme la sera". Sdrammatizza. (la Repubblica)
Un tracollo economico, peraltro preannunciato grazie alle politiche demenziali pseudo green imposte da Bruxelles, con una persona che rischia di chiudere fabbriche e licenziare migliaia di dipendenti e va via con un bottino di decine di milioni di euro, con degli azionisti che non riesco a commentare. (LAPRESSE)
Il toto nomi è già scattato e vede il capo di Renaul… (L'HuffPost)
Ha combinato solo disastri per l’Italia e per il gruppo Stellantis nel suo complesso. Il Paese non può aspettare fino a metà 2025 il successore di Tavares per tornare al dialogo».Neanche un mese fa il leader di Azione Carlo Calenda, che già aveva polemizzato aspramente il 18 ottobre con il top manager portoghese nel corso dell’audizione in Parlamento («ci avete mentito su tutto», aveva tuonato), era stato messo alla porta da Carlos Tavares quando aveva provato ad incontrarlo a Modena alla Maserati; «volevo verificare se il centro ricerche esisteva ancora come lui affermava invece era desolatamente chiuso». (Corriere della Sera)
Roma, 2 dic. – Carlos Tavares, dimessosi domenica da amministratore delegato di Stellantis, ha pagato con il posto la sua eccessiva aggressività sul taglio dei costi che ha reso sempre più complicate le relazioni con i fornitori, e i concessionari del colosso automobilistico, ma anche con i politici. (Agenzia askanews)