300 giorni per una visita cardiologica (invece di 30). Lunghe attese e rinuncia alle cure. Pronto Soccorso intasati

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Corriere della Sera SALUTE

Si possono attendere 300 giorni per una prima visita cardiologica o anche neurologica con codice di priorità «D» (Differibile), cioè da fare entro 30 giorni secondo l’indicazione clinica data dal medico sulla ricetta del Servizio sanitario nazionale. C’è chi ha aspettato 98 giorni per una visita gastroenterologica con priorità U (urgente), cioè da eseguire entro 72 ore, chi ha atteso 159 giorni prima di essere operato per un tumore alla prostata che andava fatto entro 30 giorni. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Nel biennio 2022-2023, il 18% degli ultra 65enni (pari a 2,6 milioni di persone) ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. (Sanità24)

MOLISE. Nel 2023 nove molisani su cento hanno rinunciato a prestazioni sanitarie pur avendone bisogno, percentuale in aumento rispetto al 2022 (circa il 6%). L'indicatore esamina il mancato accesso a visite mediche, escluse quelle odontoiatriche, o accertamenti diagnostici ritenuti necessari in un anno, dovuto a problemi economici o legati a caratteristiche dell'offerta, come lunghe liste di attesa, o difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio. (Termoli Online)

Mesi per prenotare una visita, ritardi per il Cup unico previsto all’Asst Franciacorta. Aumenta la spesa delle famiglie e la quota di chi rinuncia alle cure (Bresciaoggi)

Per 6 italiani su 10 i servizi della sanità non sono all'altezza

A rilevarlo è l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, che con l’istituto di ricerca Nomisma ha interrogato in merito un campione di 1.346 persone in tutto il territorio nazionale. (Insurzine)

Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9971 rispetto all’anno precedente), quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni. (insalutenews)

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