Accesso a Ssn, per un italiano su tre è difficile
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“Nel 2023 la criticità che ha più afflitto i cittadini che si sono rivolti a Cittadinanzattiva è quella relativa all’accesso alle prestazioni (32,4%), trasversale rispetto a tutte le macroaree analizzate”. Su 24.043 segnalazioni dei cittadini nel 2023 (in crescita di 9.971 rispetto all’anno precedente), “quasi una su tre – il 32,4%, +2,8% rispetto al 2022 e +8,6 rispetto al 2021 – fa riferimento al mancato accesso alle prestazioni”, precisa l’indagine. (TuttoSanità)
Su altre fonti
Questi i dati della sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità. (L'Adige di Verona)
È sempre il grande tema delle difficoltà di accesso alle cure sanitarie del nostro Paese quello che emerge dall’annuale Rapporto civico sulla salute, presentato di recente da Cittadinanzattiva. (PRESSENZA – International News Agency)
Escludendo quelli che hanno dichiarato di non aver avuto bisogno di visite o esami, la percentuale di chi ha rinunciato a prestazioni necessarie sale al 23%. Il 61% non ha rinunciato a nessuna prestazione, e il 21% ha detto di non averne avuto bisogno. (LaC news24)
L’indicatore esamina il mancato accesso a visite mediche, escluse quelle odontoiatriche, o accertamenti diagnostici ritenuti necessari in un anno, dovuto a problemi economici o legati a caratteristiche dell’offerta, come lunghe liste di attesa, o difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio. (OP Molise)
Italiani sempre più preoccupati dalla crisi in cui versa la sanità pubblica, con la maggioranza che non la ritiene più in grado di rispondere da sola ai loro bisogni in fatto di salute. Dopo le indagini pubblicate durante l’anno su welfare aziendale e patologie croniche, UniSalute – award sponsor della recente edizione 2024 dell’Health Insurance Summit – ha pubblicato oggi i risultati di una nuova survey condotta dal proprio Osservatorio Sanità, insieme a Nomisma, su 1.346 cittadini tra 18 e 70 anni, stratificati per sesso e area geografica. (PLTV)
Il dato emerge dall'ultima ricerca di Passi d'Argento, il gruppo di studio messo in campo dall'Istituto Superiore della Sanità. E tra coloro che invece riescono a sottoporsi a esami e diagnosi cresce la domanda rivolta alla sanità privata. (quotidianodipuglia.it)