Elezioni Regno Unito: conservatori verso una disfatta storica, occhi su Farage. Guida al voto in 4 punti

Elezioni Regno Unito: conservatori verso una disfatta storica, occhi su Farage. Guida al voto in 4 punti
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Regno Unito al voto il 4 luglio. Le elezioni anticipate convocate da Sunak potrebbero costare care ai conservatori, indietro di oltre 20 punti nei sondaggi. Farage determinante. Ecco tutto ciò che c’è da sapere Nell’Unione europea non si parla d’altro che del ballottaggio francese, ma alle porte ci sono altre elezioni che potrebbero cambiare se non il volto, quantomeno i giochi di forza del vecchio continente. (FIRSTonline)

Se ne è parlato anche su altri media

Tanto che Rishi Sunak (nella foto), primo ministro da ottobre 2022 – ultimo dei 5 conservatori che si sono succeduti a Downing Street dall’approvazione della Brexit nel 2016 –, ha fatto una campagna elettorale principalmente tesa ad esortare a non dare al Labour di Keir Starmer "l’assegno in bianco" che riceverebbe da una super maggioranza alla Camera dei Comuni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma anche il voto di domani per la Camera dei Comuni britannica può essere di notevole rilievo per la Ue, se Londra e le capitali del continente sapranno cogliere l’opportunità che apre questo 2024 di appuntamenti elettorali a ripetizione. (Corriere della Sera)

Non c’è rischio di annoiarsi nel seguire la situazione politica britannica, non meno satura di intrighi, scandali e pettegolezzi rispetto alla Casa Reale. I Tory governano ininterrottamente dal 2010, ma questo non significa che il popolo continui ad avere fiducia nei loro confronti – sebbene fino al 2015 fosse in essere una coalizione con i Liberal Democratici. (Gay.it)

Gran Bretagna al voto: in pole Sir Keir Starmer, leader del partito laburista. L’incognita è sui numeri

A tutti coloro che erano arrivati Oltremanica fino al 1973 – passati alla storia come generazione Windrush - era stata garantita la permanenza a tempo indeterminato. Per anni, migliaia di immigrati hanno vissuto in Gran Bretagna come ombre, nonostante gli venisse riconosciuto il merito di aver contribuito a rialzare il paese nel dopoguerra. (L'HuffPost)

Sempre che il 4 luglio i britannici voteranno il suo nuovo governo, cosa quasi certa. (Il Fatto Quotidiano)

Così sembrano indicare tutti i sondaggi, che danno i laburisti in forte vantaggio sui conservatori, al potere da 14 anni. Sei settimane di campagna elettorale, dibattiti dal vivo in tv , attacchi personali e messaggi sui social media non hanno minimamente colmato il divario di circa 20 punti che separa i due partiti principali: 40% per il Labour e 20% per i Tories. (Il Sole 24 ORE)