I fatti di Verucchio. Le riflessioni della politica locale • newsrimini.it

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🔊 Ascolta l\'audio Sui tragici fatti della notte di Capodanno a Villa Verucchio continuano ad arrivare i commenti e le riflessioni da parte della politica. Secondo Sinistra Italiana Rimini “il tragico episodio fa riflettere su quanto ancora bisogna lavorare sull’inclusione nel nostro territorio, soprattutto per ciò che riguarda la sfera psicologica e psicofisica. Il lavoro di educatrici, educatori, psicologhe, psicologi, mediatrici e mediatori, ha bisogno di essere garantito e valorizzato, con un carico di lavoro adeguato e una retribuzione equa. (News Rimini)

Ne parlano anche altre testate

I colpi, che hanno colpito il 23enne egiziano ucciso dal comandante dei carabinieri di Verucchio, Luciano Masini, sono stati cinque, di cui uno alla spalla destra e gli altri tra il torace ed il capo. Questo il primo dato emerso dall'autopsia disposta dalla Procura della Repubblica che ha iscritto nel registro degli indagati il carabiniere per eccesso colposo di difesa. (Tiscali Notizie)

È quanto emerge dall'autopsia condotta sul cadavere del giovane all'Ospedale Infermi di Rimini. (corrieredibologna.corriere.it)

Sono questi gli obiettivi della campagna di sensibilizzazione, lanciata sin da mercoledì, per raccogliere una cifra a più zeri a favore del comandante della stazione Luciano Masini, molto noto e stimato nella comunità locale. (Corriere Romagna)

Coltellate a Rimini, folle indagare il carabiniere eroe

Scena del delitto a Villa Verucchio (il Giornale)

Una stanzetta al reparto Chirurgia del «Bufalini» di Cesena. «Quando, con quell’aria da pazzo, me lo sono visto comparire una seconda volta, dopo che aveva già ferito alla schiena mia moglie e colpito me, ho pensato “stavolta mi fa fuori”. (Corriere della Sera)

Solitamente il 2 gennaio si commenta il discorso (retorico) di Mattarella ma in questo caso ci sono due fatti di cronaca nera che dobbiamo commentare anche alla luce della celebre frase di Oriana Fallaci: “Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha difendere la loro cultura o presunta cultura quando essi disprezzano la nostra?”. (Nicola Porro)