Novità per l’ingresso alla facoltà di Medicina: addio ai test di accesso. Graduatoria dopo 6 mesi

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QUOTIDIANO NAZIONALE SALUTE

Addio al test di ingresso a Medicina e abolizione del numero chiuso al primo semestre: è arrivato l’ok dalla settima Commissione del Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina Veterinaria. Il governo si impegna a rendere operativo il sistema dall’anno accademico 2025/’26. Il testo deve andare ora in Aula in Senato e poi alla Camera (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Difatto contro di essi, così come erano concepiti, vi è stata una vera e propria sollevazione dell'opinione pubblica. Quindi andranno insoffitta i vecchi quiz di ammissione ai corsi di Laurea di area medica. (ilmattino.it)

La riforma dovrà andare in aula in parlamento ma l’intenzione è introdurre le novità già dal prossimo anno accademico per Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina Veterinaria. Stop ai test d’accesso per Medicina, ma resta il numero chiuso. (La Repubblica)

Il testo approvato in commissione è frutto dell’unione di cinque disegni di legge, che chiedevano di modificare le modalità di accesso a queste facoltà. Tra questi, un disegno di legge dell’Assemblea regionale siciliana (ARS), guidata da una giunta di centrodestra, Roberto Marti (Pagella Politica)

Marinoni: “Il numero chiuso a Medicina resta, con 25mila posti occhio al surplus di medici”

L' accoglienza e formazione adeguata dei futuri aspiranti medici. "Il taglio subito dai bilanci delle università nell'anno corrente ha sfiorato il 10%" , scrivono. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma intanto già si sollevano dubbi, soprattutto tra gli addetti ai lavori dell'Università di Padova come Marcello Rattazzi, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia del Bo: «Numeri elevati di studenti rendono difficile, se non impossibile, garantire l'alta formazione per la medicina moderna. (ilgazzettino.it)

Ora i posti disponibili sono 25mila e servono per rispondere al problema della carenza dei medici, ma se i nuovi ingressi rimanessero tali si correrebbe il rischio opposto, cioè si genererebbe un enorme sovrappiù di camici bianchi”. (BergamoNews.it)