Armi e repressione, la Palestina svela l’abisso americano
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«Amministrazione Trump e Casa bianca sono stati consultati dagli israeliani sugli attacchi – ha confermato la portavoce Karoline Leavitt, dopo la ripresa dei raid sui civili a Gaza – E come ha già chiarito il presidente Trump, non solo per Hamas e per gli Houthi o l’Iran, ma per tutti coloro che tentino di terrorizzare Israele o gli Stati uniti vi sarà un caro prezzo da pagare. Scoppierà l’inferno». (il manifesto)
La notizia riportata su altri giornali
Il raid di questa sera ha colpito una veglia funebre nell’area di Salateen a Beit Lahiya, pertanto la maggior parte delle vittime apparteneva alla stessa famiglia, ha dichiarato Fares Awad, capo del servizio di emergenza del ministero della Salute nel nord di Gaza (LAPRESSE)
È tutt’altro che frequente ascoltare un ministro del Governo giordano assumere toni così forti e critici nei confronti di Israele. La violazione della tregua firmata a Doha il 17 gennaio tra Israele e Hamas ha provocato una forte reazione di condanna anche in un Paese, come la Giordania, che intrattiene solidi rapporti diplomatici e commerciali con Israele, con cui ha firmato nel 1994 uno storico accordo di pace. (Il Sole 24 ORE)
La sua cucina è un fornello da campo posizionato fuori da una tenda a Deir al-Balah, i suoi ingredienti arrivano dai pacchi degli aiuti umanitari. Renad Atallah, 11 anni, la bambina chef di Gaza cucina sotto le bombe (Il Giornale d'Italia)
Deir El-Balah, 19 mar. Nelle immagini l'arrivo di operatori umanitari stranieri feriti all'ospedale al Aqsa di Deir El-Balah. (Tiscali Notizie)
Quattordici membri di una famiglia sono rimasti uccisi in un attacco israeliano contro un edificio dove si stava svolgendo una veglia funebre, nella città settentrionale di Beit Lahia, a Gaza. Lo riferisce la Protezione Civile. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nuovi raid Israele su Gaza, oltre 70 morti Nella notte Israele è tornato a bombardare Gaza. Il bilancio è di almeno 71 morti con bombardamenti sulle città della parte meridionale Khan Younis e Rafah e Beit Lahiya nella parte settentrionale, in complesso negli attacchi dove sono andati distrutti 11 edifici residenziali. (Il Giornale d'Italia)