A Pontida soffia forte il vento dell’estrema destra tra sovranisti e la nuova santa alleanza

A Pontida soffia forte il vento dell’estrema destra tra sovranisti e la nuova santa alleanza
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Pontida. "Soffia forte il vento della destra in Europa". Risuona così, tante volte, con voci diverse. Ma il concetto, ripetuto con orgoglio, è sempre lo stesso. Quel che è certo è che a Pontida, quella targata 2024, dove "non è reato difendere i confini" è il leit motive del pratone, soffia. Eccome. L'aria che tira è diversa. Basta leggere i nomi sulla scaletta degli interventi per capire che questa edizione è lontana da tutte le altre. (BergamoNews.it)

Su altri giornali

In occasione della kermesse leghista di Pontida, Matteo Salvini veste i panni del crociato e circondato da una schiera di sovranisti, tra cui il premier ungherese Viktor Orban, lancia la "Santa alleanza dei popoli europei contro l'invasione islamica". (Fanpage.it)

Un calice amaro che Salvini, al microfono subito dopo a chiudere la manifestazione, intende bere fino in fondo: «Qualora i giudici dovessero condannarmi, andrò in carcere a testa alta. Porta la mano sul cuore, gli occhi lampeggiano. (il Giornale)

I militanti di Pontida vogliono una Lega autonomista o nazionale? (Start Magazine)

La Santa alleanza sovranista. "I migranti li prenda la Ue"

Dopo mesi di conoscenza ormai lo abbiamo capito. Del resto una volta, il generale, lo ha detto anche apertamente: «Io per natura non escludo mai nulla». (Corriere della Sera)

Tra abbracci, foto dei cronisti, militanti sopraggiunti solo per lui e selfie, il generale campione di preferenze alle Europee ha arringato la folla più di molti altri illustri ospiti, specie sul tema, sentitissimo, della cittadinanza. (ilmessaggero.it)

Scena vera, vista ieri a Pontida: davanti allo stand con i libri di Roberto Vannacci in vendita (il secondo si intitola appunto Il coraggio vince) si aggirava Ruttovibe, che su Instagram è una piccola celebrità per la sua particolare arte, cioè fare dei lunghissimi e articolati rutti nelle situazioni più improbabili. (la Repubblica)