Canone inverso. Tajani (prima) e Salvini (poi) mandano sotto la maggioranza. Meloni furiosa

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L'HuffPost INTERNO

“Non giova a nessuno”. È furiosa Giorgia Meloni, quando si rende conto che quello che Palazzo Chigi ha provato a evitare fino all’ultimo momento utile, alla fine è successo. E così, pochi minuti dopo la bocciatura della riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro - con Forza Italia che ha votato, con l’opposizione, contro l’emendamento leghista e ma… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Il leader di Forza Italia: "I numeri dicono a Salvini che siamo la seconda forza della coalizione". La replica di fonti della Lega: "Noi con 94 parlamentari, Forza Italia ne ha 68" (Adnkronos)

La presidente del Consiglio, in particolare, lo ha detto ai cronisti prima di intervenire ai "Rome Med Dialogues". (Liberoquotidiano.it)

A margine dell'evento le immancabili domande dei cronisti sul fatto del giorno, l'incidente sul canone Rai in commissione Bilancio (la maggioranza è (Secolo d'Italia)

Centrodestra ancora sotto in Senato: la Lega si astiene su un emendamento di FI (che non passa)

MILANO (Corriere della Sera)

Il pasticcio sul canone Rai proprio è una cosa che non tollera perchè – spiega chi ci ha parlato – dà un messaggio di litigiosità nella maggioranza che il governo non può permettersi.Per questo stamane, dopo la bocciatura in commissione dell’emendamento della Lega per il taglio del canone (con il parere favorevole del governo) a causa del voto contrario di Forza Italia, decide di intervenire subito, facendo trapelare alle agenzie che “l’inciampo” della maggioranza “non giova a nessuno”, in un momento in cui “il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà”. (Agenzia askanews)

Dopo la bocciatura della riduzione del canone Rai - con Forza Italia che ha votato, insieme al centrosinistra, contro l'emendamento al decreto fiscale del leghista Giorgio Maria Bergesio - una scena simile si è ripetuta poco dopo sempre dentro la commissione Bilancio al Senato, ma a parti invertite: la Lega si è infatti astenuta a una variazione parlamentare proposta da Fi, a firma di Adriano Paroli e Claudio Lotito sui bilanci della sanità in Calabria, con le forze di opposizione che hanno invece votato compattamento contro. (il Giornale)