Omicidio di Mamadi Tunkara, presunto killer fermato al confine
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Stava per scappare in Svizzera l'uomo identificato come presunto killer di Mamadi Tunkara, 36 anni, addetto alla sicurezza di un supermercato, ucciso venerdì 3 gennaio a Bergamo. Secondo quanto si apprende, il responsabile del gesto sarebbe un cittadino africano, di cui al momento non è nota la nazionalità, senza fissa dimora. È stato bloccato venerdì sera al confine con la Svizzera. Tunkara abitava a Verdello ed era originario del Gambia. (MilanoToday.it)
La notizia riportata su altre testate
Il giovane ha ammesso di aver compiuto l’omicidio spiegando … Sarebbe la gelosia per una donna il movente dell’omicidio di Mamadi Tunkara, il vigilante gambiano di 36 anni accoltellato a Bergamo. (Il Fatto Quotidiano)
Si tratta dell'addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour, al piano interrato dell'edificio che ospita l'Ovs. La polizia sta indagando per cercare di rintracciare l'aggressore, che sarebbe fuggito nella direzione di via Moroni. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)
Il movente di gelosia, cioè, quello che venerdì gli avreb… Non confessa subito, Sadate Djiram, e quando dice ai poliziotti di volere un avvocato, cerca di sminuire quanto sta ammettendo. (La Repubblica)
“Tutti ce ne avevano parlato come di un bravo ragazzo, serio, tranquillo e bene inserito nella collettività e per questo lo abbiamo assunto” spiega Matteo Mazzoni, presidente del gruppo. Mamadi Tunkara, 36 anni, originario del Gambia, l’addetto alla sicurezza, ucciso a coltellate ieri (venerdì 3 gennaio) a Bergamo, intorno alle 15:30 mentre si recava al supermercato Carrefour di via Tiraboschi, per prendere servizio, lavorava per la società ferrarese di sicurezza Top Secret. (Estense.com)
"Di che tipo?". Gelosia". (BergamoNews.it)
Per Sadate Djiram, il togolese di 28 anni senza fissa dimora fermato al confine italosvizzero di Chiasso dalla polizia elvetica, mentre tentava di scappare in Svizzera a bordo di un treno diretto a Lugano, con i vestiti ancora sporchi di sangue, non ci sono più vie di fuga. (IL GIORNO)