Il Trattato globale per ridurre l'inquinamento da plastica dovrà aspettare
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La quinta riunione del Comitato intergovernativo di negoziazione delle Nazioni Unite per la definizione di un Trattato sul tema, globale e, soprattutto, legalmente vincolante, avrebbe dovuto essere quella definitiva. E invece, il meeting di Busan, Corea del Sud, conclusosi oggi, si è rivelato un fiasco. L'unico accordo trovato è stato quello di rimandare ogni decisione chiave a una prossima riunione. (Corriere del Ticino)
Se ne è parlato anche su altre testate
Secondo quanto dichiarato dall'ambasciatore ecuadoriano Luis Vayas Valdivieso, che presiede i colloqui, "diverse questioni critiche ci impediscono ancora di raggiungere un accordo generale". I colloqui, promossi dalle Nazioni Unite, dovranno riprendere successivamente, poiché permangono divergenze significative tra i partecipanti. (QuiFinanza)
Ogni anno ne fabbrichiamo una quantità – 460 milioni di tonnellate – superiore al peso dell’intera umanità che vive sulla Terra (fra 300 e 350 milioni di tonnellate). Sono falliti i negoziati di Busan, in Corea del Sud, che puntavano a limitare la produzione di questo materiale. (la Repubblica)
Le delegazioni dei 175 Paesi riunite a Busan (Corea del Sud) per il quinto (e presunto ultimo) incontro del Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC-5) per sottoscrivere uno “strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, anche nell’ambiente marino” non sono riuscite a sciogliere i nodi dirimenti (soprattutto il tetto alla produzione). (EconomiaCircolare.com)
A Busan, in Corea del Sud, si è aperto l’ultimo round di negoziati per definire un trattato globale sulla plastica. (Icona Clima)
Nonostante l'urgenza di un'azione globale contro l'inquinamento da plastica, i negoziati ONU per un trattato internazionale sono falliti a Busan. Tuttavia, un nuovo "Testo del Presidente" e una sessione di follow-up nel 2025 offrono una nuova opportunità per raggiungere un accordo (greenMe.it)
Più nel dettaglio gli aspetti critici e le aree di disaccordo sono tre: il principio di una riduzione della produzione mondiale di plastica, la definizione di un elenco di prodotti o molecole qualificati come pericolosi per la salute e il finanziamento di aiuti ai Paesi in via di sviluppo che intendono dotarsi di sistemi efficaci per la gestione dei rifiuti. (RSI Radiotelevisione svizzera)