Nosferatu e Dracula i vampiri protagonisti al cinema
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Dal 1° gennaio è in sala Nosferatu, attesissimo film diretto da Robert Eggers, premiato come miglior esordio al London Film Festival con The Witch. La trama di Nosferatu di Robert Eggers Thomas (Nicholas Hoult) ed Ellen (Lily Rose Depp) Hutter hanno da poco concluso la loro luna di miele, durata troppo poco a causa del lavoro di lui. Il signor Knock (Simon McBurney), rinomato agente immobiliare, gli ha infatti affidato un incarico molto importante, che lo costringe però a partire per la Transilvania (Taxidrivers.it)
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In genere, Nosferatu di F.W. In Nosferatu, il vampiro del titolo, interpretato dall’attore Max Shreck, è chiamato infatti Orlok, non Dracula. (IlCineocchio.it)
Ad ogni modo, oggi a distanza di oltre un secolo, si può dire che Nosferatu è stato visto, ha girato e fatto innamorare generazioni intere del vampiro stilizzato. Male e poco, considerando i mille problemi che ha avuto (gli eredi di Stoker avevano chiesto che ogni copia del film venisse bruciata). (MOW)
Luci naturali o quasi e al massimo drappeggi che danzano sulla brezza notturna tra sospiri e sussurri. Ovvero: suggestivi primi piano/cartolina perfettamente simmetrici, su sfondo bidimensionale vintage-chic, fieramente statici e fissi su uno sguardo perso ed un volto ben fotogenico. (Metal Skunk)
E purtroppo anche troppo calligrafico, citazionista. Esteticamente bello, ma senz'anima. (Io Donna)
NOSFERATU di Robert Eggers, il commento di Matteo Strukul NOSFERATU di Robert Eggers è un gran film. Visivamente sontuoso, ben recitato, romanticamente oscuro, è una pellicola che riporta il vampiro alle proprie radici, esplorando folklore e leggenda fra Transilvania e #Germania. (Sugarpulp)
“Nosferatu inventa l’horror e il suo montaggio inventa il cinema” aveva detto il cineasta newyorkese prima di concepire il suo personale e sudatissimo Conte Orlok finalmente giunto in sala in Italia “Il tempo è un abisso profondo come lunghe infinite notti” recitavano i tormenti del conte Dracula nel Nosferatu di Herzog del 79; con Klaus Kinski nella pelle di un vampiro esistenziale, dalle fatiche più astratte di ogni bestiale follia contenuta nel primo Nosferatu di Murnau, anima maledetta che scatenava tutta la pulsione di morte della Germania di Weimar. (Sentieri Selvaggi)