Milano, alla Statale una targa per Giulia Cecchettin e tutte le donne vittime di femminicidio

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Sky Tg24 INTERNO

La targa è stata affissa ieri durante un presidio organizzato da Non Una di Meno, che chiede "una cultura del consenso che spazzi via la cultura della violenza" per "Giulia Cecchettin e tutte le altre sorelle uccise dal patriarcato" Una targa per Giulia Cecchettin e per tutte le altre donne uccise è stata affissa ieri sera a Milano, davanti all'università Statale, durante un presidio organizzato da Non Una di Meno, che chiede "una cultura del consenso che spazzi via la cultura della violenza" per "Giulia Cecchettin e tutte le altre sorelle uccise dal patriarcato". (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Bologna ha organizzato una serie di eventi per continuare a mantenere alta l’attenzione sulla violenza di genere. (LAPRESSE)

Mentre Gino Cecchettin, presentando a Montecitorio la Fondazione intitolata a sua figlia Giulia, - di cui aveva saputo la morte esattamente il 18 novembre 2023, un anno fa - invocava l’unione, che fa la forza, e l’impegno di tutti, perché «la violenza di genere non è una questione privata o isolata, è un fallimento collettivo… Da quando Giulia è morta in Italia sono state uccise altre 120 donne, numeri inimmaginabili», da un video il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sceglieva parole decisamente divisive. (Vanity Fair Italia)

Sbaglia, e di molto, il ministro Valditara, che aveva promesso grandi cambiamenti nel mondo della scuola, nel dichiarare il decesso del patriarcato. Ad essere morte, nel solo ultimo anno di inazione del suo ministero, sono 120 donne, uccise da uomini. (Estense.com)

Valditara vedrà Gino Cecchettin: "Le mie parole strumentalizzate, abbiamo in comune lo stesso obiettivo"

Nessun dietrofront da parte del ministro dell'Istruzione dopo l'intervento alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Sui dati: «Sono inequivocabili, le violenze sono in aumento e concorrono marginalità e devianza» (Open)

BOLOGNA – Gino Cecchettin apre al confronto con la premier Giorgia Meloni e il ministro Giuseppe Valditara sulla violenza alle donne e l'immigrazione, ma "numeri alla mano". Il papà di Giulia lo fa da Bologna, dove è intervenuto a un incontro con gli studenti delle scuole superiori nell'aula magna di Santa Lucia, organizzato dall'Alma Mater e dalla Città metropolitana. (La Repubblica)

"Non ho mai detto che il femminicidio è colpa degli immigrati, ma che in Italia c'è un aumento preoccupante delle violenze sessuali a cui contribuisce anche, ed è importante l'anche, la marginalità e la devianza conseguenti a un'immigrazione irregolare". (Secolo d'Italia)