Giustizia, Meloni: riforma diffamazione non limita libertà stampa
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Roma, 9 gen. – “Penso che non si possa definire la proposta di riforma sulla diffamazione un tentativo di limtazione della libertà di stampa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di inizio anno rispondendo alla questione posta dal presidente dell’Ordine dei giornalisti.“La riforma sulla diffamazione raccoglie l’auspicio della Corte Costituzionale e prevede che per la diffamazione mezzo stampa non ci sia più il carcere, una fattispecie su cui sono totalmente daccordo ma una multa – ha spiegato la premier -, che può arrivare fino a 50mila euro, riguarda però il caso di una notizia falsa pubblicata consapevolenmte con l’intento di diffamare qualcuno. (Agenzia askanews)
La notizia riportata su altri giornali
IN AGGIORNAMENTO – Conferenza stampa di inizio anno per il governo, Giorgia Meloni presenta risultati e obiettivi. La tradizionale conferenza stampa è stata organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare. (LAPRESSE)
Sono 160 i giornalisti accreditati e al Consiglio Ha preso il via la consueta conferenza stampa annuale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare. (Secolo d'Italia)
"Mi stupisce che si metta insieme nello stesso intervento l'idea che il governo intenda comprimere i diritti per la stampa e l'opera attenta di sostegno" al settore svolta dal sottosegretario "Barachini", perché "tutto quello che fa Barachini è una scelta del governo e non del sottosegretario" singolo, ha aggiunto. (Tiscali Notizie)
Ha preso il via la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare. Camicia bianca e giacca chiara, la presidente del Consiglio ha appena preso posto nell'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, per l'appuntamento tradizionale a cui sono accreditati 160 giornalisti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
– Da parte del governo “non c’è alcuna limitazione del diritto all’informazione o del diritto a essere informati. Nell’esercitare la delega il governo non ha ritenuto di inasprire le pene per chi dovesse violare queste prescrizioni”. (Agenzia askanews)
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