Più sicurezza negli ospedali: medici, infermieri e sanitari manifesteranno il 20 novembre a Roma

Più sicurezza negli ospedali: medici, infermieri e sanitari manifesteranno il 20 novembre a Roma
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varesenews.it SALUTE

(Nella foto la manifestazione a Foggia) Il 20 novembre a Roma i medici italiani manifesteranno per chiedere sicurezza e garanzie di lavoro migliori. L’annuncio dell’agitazione è arrivata al termine della manifestazione organizzata a Foggia dove medici, infermieri e personale tecnico, la scorsa settimana, si sono dovuti barricare in una stanza per sfuggire alla rabbia di una cinquantina di agenti e amici di una giovane deceduta,. (varesenews.it)

La notizia riportata su altri media

Manifestazione di protesta dei medici sulla scalinata dell'ospedale Cardarelli di Napoli dopo le ultime aggressioni ai sanitari in pronto soccorso. "Il governo si preoccupi di proteggere gli ospedali così come i monumenti, siamo obiettivo sensibile", dice il chirurgo del Cardarelli, Eugenio Gragnano. (La Stampa)

“Quanto accaduto al Policlinico Riuniti e in altri presidi in altre parti d’Italia è la drammatica spia di un’emergenza per troppo tempo sottovalutata dalla politica, una politica che con continui e miopi tagli alla sanità pubblica ha prodotto una gravissima carenza di personale, in particolare in avamposti come il Pronto soccorso, e altrettanto gravissime disaffezione del personale medico ed esasperazione dei cittadini”. (l'Immediato)

Mobilitazione contro le aggressioni agli operatori sanitari. Presenti anche la direzione strategica di ASL Foggia e il Gruppo di Lavoro aziendale dedicato. (AssoCareNews.it)

"Non vogliamo un futuro da bersagli, vediamo violenze ogni giorno". Lo sfogo dei futuri medici foggiani

Nei giorni scorsi, infatti, sulle bacheche dei social i medici e gli infermieri aggrediti a Foggia hanno ricevuto molta solidarietà da colleghi e istituzioni ma quasi nessuna dai cittadini. Molti, moltissimi camici bianchi e, invece, pochi pochissimi cittadini. (Foggia)

Giuseppe Cartagena, medico specializzando, spiega che nel corso del serivizio di guardia medica "veniamo minacciati e aggrediti dai pazienti; questo perché spesso chi viene da noi pretende prestazioni che noi non possiamo erogare. (Il Messaggero Veneto)

“Noi, studenti dell’Area Medica, futuri medici, infermieri e operatori, oggi ci troviamo qui per denunciare una realtà sempre più allarmante e inaccettabile: la violenza contro il personale sanitario. Questa non è solo una questione che riguarda chi è già in servizio, ma colpisce direttamente anche noi, che ci prepariamo a entrare in una professione fondamentale per la nostra società. (l'Immediato)