Sì agli aumenti ai ministri non eletti e Fratelli d’Italia stoppa la norma salva-Renzi
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Via libera all'aumento degli stipendi per i ministri non eletti. Per la maggioranza è solo "un atto di giustizia". I 5S: indecente Quella del dicembre 2024 rischia di passare alla storia come la Manovra di Bilancio che ha cancellato una delle più grandi ingiustizie della storia del Paese. No, non si tratta dell’aumento degli stipendi di medici e infermieri, né dell’introduzione del salario minimo e neppure dell’indicizzazione degli stipendi dei dipendenti pubblici all’inflazione. (LA NOTIZIA)
Su altri media
I Il ministro della difesa Guido Crosetto ha chiesto il ritiro dell’emendamento che aumenta gli stipendi dei ministri, vice-ministri e sottosegretari «tecnici» fino a oltre 7 mila euro al mese parificandoli alle indennità percepite dai ministri «parlamentari». (il manifesto)
Seguono il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, con 163 mila 338 euro, e quello dello Sport, Andrea Abodi, con 157 mila 563 euro, anche se il dato si ricava dalla dichiarazione del 2023 riferita al 2022. (la Repubblica)
La novità principale è lo stop all’aumento degli stipendi dei ministri non parlamentari. ROMA. (La Stampa)
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Non senza una vena polemica, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha confermato come il governo abbia chiesto ai relatori di ritirare l’emendamento che avrebbe dovuto equiparare lo stipendio dei ministri e dei sottosegretari non parlamentari a quelli che invece hanno un seggio, aumentando gli emolumenti dei primi. (Virgilio Notizie)
L’obiettivo, come sempre, è chiudere la Manovra prima di Natale. La realtà però, al momento è che il testo è ancora in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati dove da ieri mattina si è cominciato a votare a oltranza gli emendamenti dei deputati e dei relatori e i tempi potrebbero allungarsi. (ilmessaggero.it)
Scendendo la scala delle gerarchie di governo, e arrivando ai due vicepresidenti del Consiglio, Antonio Tajani dice che «non è una proposta di Forza Italia» e Matteo Salvini che «non ho seguito la vicenda e non ne so nulla». (Corriere Roma)