Edoardo Bove, le prime due parole dopo l'arrivo in rianimazione: il racconto tocca il cuore

Edoardo Bove, le prime due parole dopo l'arrivo in rianimazione: il racconto tocca il cuore
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Liberoquotidiano.it SALUTE

Edoardo Bove sta meglio. La prima notte al reparto rianimazione del Careggi di Firenze è andata bene: ora, secondo quanto si apprende, il calciatore della Fiorentina non è più intubato, è sveglio, ha parlato con i dottori e i familiari. In netta ripresa, dunque, dopo il malore che lo ha colpito in campo ieri sera, domenica 2 dicembre, al 17esimo minuto della partita del Franchi contro l'Inter. Buone notizie dopo il terrore, puro, che hanno provato tutti quelli che hanno visto quella scena durissima, in primis il terrore e la disperazione degli altri calcaitori. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

La buona notizia sulle condizioni di Edoardo Bove è stata diffusa da Alessandro Ferrari , direttore generale della Fiorentina, che si è concesso ai giornalisti presenti all'uscita dell'ospedale Careggi di Firenze (Tuttosport)

Al 99% dei casi si tratta di un’aritmia del cuore. Non si può escludere che il cuore sia ripartito con il massaggio e che poi sia stato necessario usare il defibrillatore, in ambulanza o in ospedale. (La Gazzetta dello Sport)

Il giocatore ha voluto contattare in videochiamata tutti i suoi compagni, il tecnico Raffaele Palladino e lo staff tecnico riuniti al Viola Park: la squadra ha dunque deciso di tornare subito in campo per preparare la gara degli ottavi di Coppa Italia con l’Empoli prevista mercoledì prossimo. (Pianetagenoa1893.net)

Nella domenica del dramma di Bove (esclusi danni seri) il Napoli va avanti e la Juventus frena

Se la Viola non avesse dovuto scendere in campo subito, teoricamente la partita poteva essere ripresa già oggi. Perché Fiorentina-Inter non è stata riprogrammata già per oggi? Lo spiega il Corsport: "Questa settimana scatteranno gli ottavi di Coppa Italia, con la Fiorentina che mercoledì affronterà l’Empoli. (Fcinternews.it)

DAI NOSTRI INVIATIFIRENZE La catena umana che si forma immediatamente attorno a Edoardo Bove — di compagni, avversari, arbitri, medici e dirigenti, ma anche tifosi — resiste al colpo più duro: fra lacrime e momenti di lucidità salvifici come quello di Danilo Cataldi, che con le dita sposta la lingua del compagno per evitare il soffocamento; fra imprecazioni, attimi di terrore e isteria, imprecazioni per l’ambulanza che non entra sul campo per non perdere aderenza, e preghiere. (Corriere della Sera)

E invece poi al Franchi succede quello che abbiamo visto. Arriva così all’improvviso. (Il Sole 24 ORE)