Fede e impegno sociale: l’arcivescovo Tasca apre l’anno del Giubileo a Genova

Fede e impegno sociale: l’arcivescovo Tasca apre l’anno del Giubileo a Genova
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La Repubblica INTERNO

“Il lavoro”, “la casa”, “l’istruzione, che quando è bassa è spesso correlata con la povertà”. Ha portato “le difficoltà che le nostre famiglie affrontano ogni giorno”, l’arcivescovo di Genova Marco Tasca, all’apertura dell’anno giubilare della Diocesi di Genova, in scena questo pomeriggio nella cattedrale di San Lorenzo piena di fedeli. Primo passo del Giubileo, iniziato ufficialmente con l'apertura della porta santa a San Pietro, a Roma, a Genova l’anno santo si è aperto con la processione presieduta dall’arcivescovo e partecipata da vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli dalla Chiesa del Gesù fino al sagrato della cattedrale, “proprio nel giorno della famiglia”, ha fatto notare Tasca. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Con un duomo gremito come non mai, è cominciato ieri, 29 dicembre, anche a Verona l'anno giubilare. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Tre i momenti presieduti dal Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi: nella basilica di Santa Maria Maggiore l’introduzione, la proclamazione del Vangelo e la lettura di alcuni passaggi della Bolla di indizione del Giubileo; nel Battistero la memoria del Battesimo, poi l’ aspersione dei fedeli nella piazza e la celebrazione della Messa in cattedrale (L'Eco di Bergamo)

La porta santa, una soglia metaforica. Alle nostre latitudini ciò si traduce in uno sforzo ulteriore verso «i giovani che vedono crollare i loro sogni per vivere nella malinconia e nella noia. (LaC news24)

Giubileo, l’appello di Mosciatti: "Dobbiamo recuperare lo spirito di accoglienza e assistenza"

Il rito Duemila fedeli, o forse di più, provenienti da tutto il territorio diocesano di Messina e provincia, Isole comprese. Salvatore con la proclamazione del Vangelo e la lettura di alcuni passi della Bolla di indizione giubilare “Spes non confundit” . (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Tanti i fedeli presenti. L’arcivescovo Boccardo: 'In questo Anno Santo siamo chiamati a realizzare gesti e azioni concrete di perdono e di riconciliazione' (Spoleto Online)

Una speranza piena di realismo anche al cospetto della criticità che attanagliano il presente. (il Resto del Carlino)