Lavoro, casa, famiglia: l’arcivescovo Tasca apre l’anno del Giubileo a Genova
Articolo Precedente
Articolo Successivo
“Il lavoro”, “la casa”, “l’istruzione, che quando è bassa è spesso correlata con la povertà”. Ha portato “le difficoltà che le nostre famiglie affrontano ogni giorno”, l’arcivescovo di Genova Marco Tasca, all’apertura dell’anno giubilare della Diocesi di Genova, in scena questo pomeriggio nella cattedrale di San Lorenzo piena di fedeli. Primo passo del Giubileo, iniziato ufficialmente con l'apertura della porta santa a San Pietro, a Roma, a Genova l’anno santo si è aperto con la processione presieduta dall’arcivescovo e partecipata da vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli dalla Chiesa del Gesù fino al sagrato della cattedrale, “proprio nel giorno della famiglia”, ha fatto notare Tasca. (La Repubblica)
Su altre testate
Savona. La Diocesi di Savona-Noli ha aperto ufficialmente ieri, festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, il Giubileo del 2025, venticinquesimo universale ordinario della Chiesa cattolica, con il motto "Pellegrini di speranza". (IVG.it)
Foto Luca Dimasi Nonostante l’imponenza e la maestosità dell’edificio, non è bastata la basilica cattedrale di Mileto a contenere lo stuolo di pellegrini accorsi per partecipare all’apertura dell’Anno Giubilare. (Il Vibonese)
Come «pellegrini di speranza» più di mille fedeli hanno partecipato nel pomeriggio di domenica 29 dicembre al rito solenne di apertura dell’anno giubilare. (L'Eco di Bergamo)
Celebrazioni partite con un momento di preghiera in piazza Tre Martiri, davanti ai Paolotti. Prima di entrare in cattedrale e officiare la messa, il vescovo Nicolò Anselmi ha suonato sul sagrato lo shofar, il corno d’ariete arrivato per l’occasione da Gerusalemme. (il Resto del Carlino)
Moscone – rappresenta un invito a riscoprire la speranza, fondando il nostro cammino sui valori della solidarietà, della fraternità e della pace. “L’apertura delle porte sante del Gargano – ha dichiarato Mons. (StatoQuotidiano.it)
In questa occasione, Natalia Marchesini e Giovanni Gentili sono stati la mamma e il papà scelti dalla Pastorale familiare per la prima e la seconda lettura riguardanti proprio la liturgia domenicale. Per questo le preghiere della messa officiata dal vescovo Nazzareno Marconi sono state affidate alla Pastorale familiare diocesana. (il Resto del Carlino)