Cecilia Sala, i messaggi di Abedini dal carcere: «Prego per me e per lei»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il nome di Cecilia Sala scritto su un foglio bianco, così da memorizzarlo e poter pregare per lei. È quanto ha chiesto ieri (venerdì 3 dicembre) al suo avvocato Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano bloccato in Italia lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti. Nei giorni scorsi il 38enne avrebbe sentito parlare per la prima volta della giornalista di Chora Media e del Foglio arrestata in Iran e, a quanto fa sapere il difensore Alfredo De Francesco, durante il colloquio di ieri il suo assistito avrebbe voluto saperne di più. (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altri giornali
I genitori di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran il 19 dicembre scorso, chiedono il silenzio stampa sul caso per scongiurare il rischio che "si allunghino i tempi" e che "si complichi la situazione" della figlia. (Liberoquotidiano.it)
Il Comitato San Sosio propone la prima edizione in assoluto della “Tombola Vivente”, un’iniziativa che punta alla convivialità, che intende essere occasione per stare insieme e divertirsi in maniera spensierata. (Frosinone News)
Una cella di isolamento che non ti permette nemmeno di evadere inseguendo un suono che percepisci venire dall’esterno, gli unici rumori sono quelli del passo degli aguzzini. (il manifesto)
E su cui la procura generale di Milano ha espresso alla Corte d'Appello parere contrario alla concessione degli arresti domiciliari richiesti dalla difesa. (Italia Oggi)
A Sala oggi direbbe «che tutto questo finirà. Che lei non c'entra niente. Che non è colpa sua, nonostante quello che certa gente potrà dire. (L'Unione Sarda.it)
La professoressa La Fregona è laureata in Lettere antiche e insegna dal 2000 Italiano e Storia per stranieri, nei corsi diurno e serale presso l'Iti di Belluno, e nella sezione carceraria locale, ed è attualmente distaccata come tutor docente nei corsi 30 e 60 CFU. (ilgazzettino.it)