F1, Verstappen vince la sprint nel Gp Usa. Sainz è secondo
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Il tre volte campione del mondo e leader iridato Max Verstappen vince la gara sprint del Gp degli Stati Uniti ad Austin. L'olandese della Red Bull si impone, dopo una gara dominata sin dalla partenza, davanti allo spagnolo della Ferrari Carlos Sainz e all'inglese della McLaren Lando Norris. Quarto posto per l'altra Rossa, quella del monegasco Charles Leclerc. Quinto e sesto posto per le due Mercedes degli inglesi George Russell e Lewis Hamilton, a seguire le due Haas del danese Kevin Magnussen e del tedesco Nico Hulkenberg (la Repubblica)
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L’olandese, che non terminava al primo posto di una gara di F1 dallo scorso giugno, quando proprio in Austria vinse per l’ultima volta sulla breve distanza, è riuscito a tagliare il traguardo per primo nella sprint di Austin (RSI.ch Informazione)
L'inglese della McLaren ha fermato il cronometro sull'1:32.330, precedendo di soli 31 millesimi la Red Bull del rivale Max Verstappen. "È stato un giro bellissimo, non credo che sarei riuscito a migliorare ancora al secondo tentativo", ha commentato Lando parlando della sua settima pole in carriera. (Quattroruote)
L'olandese della Red Bull ha ribadito i suoi gusti avversi per il format sprint, ma nonostante ciò ha portato a casa la quarta sprint stagionale su quattro: sorriso ritrovato grazie ad una RB20 che gli ha nuovamente concesso la possibilità di stare davanti (Autosprint.it)
La seconda fila sarà 100% Ferrari con lo spagnolo Carlos Sainz, terzo, davanti al compagno di squadra monegasco Charles Leclerc. (Tuttosport)
Lo ha fatto nella gara Sprint di Austin con una Red Bull-Honda che sembra aver ritrovato la brillantezza di inizio stagione. Max Verstappen ha ritrovato il successo. (ilmessaggero.it)
Di solito Max Verstappen si carica nelle polemiche, e così è stato anche questa volta: ha vinto la sprint del GP Usa a Austin davanti alla Ferrari di Carlos Sainz e alla McLaren di Lando Norris, che ha regalato una posizione allo spagnolo sbagliando la staccata alla curva 1 dell'ultimo giro. (La Gazzetta dello Sport)
