Mps, il ritorno dei soci privati: Banco Bpm, Caltagirone, Delfin e il cantiere del terzo polo
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Sono le 18.03 di mercoledì 16 novembre quando una nota del ministero dell’Economia dà il via alle danze che tutti attendevano da tempo, archiviando per il Monte dei Paschi di Siena oltre quindici anni di errori, ricapitalizzazioni e salvataggi di Stato, costati all’Italia più di 30 miliardi. È il segnale che il Tesoro ha messo in vendita la terza tranche di azioni della sua partecipazione, scesa, dopo altri due collocamenti, dal 64,2% dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi del 2022 al 26%. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Sandro Iacometti 15 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Ora il Mef può chiedere alla Commissione Europea di eliminare i vincoli su offerte, politiche retributive e acquisizioni (Milano Finanza)
“La notizia di un nuovo collocamento sul mercato del 15% del capitale di Banca MPS da parte del MEF costituisce un ulteriore, concreto passaggio, per il perfezionamento del processo di privatizzazione, di cui si parla da molto tempo”. (RadioSienaTv)
La cordata Banco Bpm-Caltagirone-Delfin permette al governo di mettere in mani amiche Mps e l’istituto milanese. Forti della dote accumulata con Mediobanca-Generali (Milano Finanza)
Lo dichiarano Alessia Silvestri e Barbara Spezia, segretarie responsabili della Sas di complesso banca e della Sas di gruppo Mps. (FIRST CISL)
Nella giornata di mercoledì il Tesoro ha collocato il 15 per cento di Monte Paschi Siena, andato a finire nelle mani di una cordata di fatto tra Banco Bpm, Anima, Delfin della famiglia Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone (Il Cittadino)