Agrigento si mobilita contro la legge SpaccaPaese

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Grandangolo Agrigento INTERNO

Agrigento firma per dire “sì” all’abrogazione delle norme sull’Autonomia differenziata: “Una riforma che sarebbe meglio chiamare controriforma – hanno affermato stamattina i segretari generali di Cgil e Uil Agrigento, Alfonso Buscemi e Gero Acquisto – perché va contro i diritti fondamentali delle persone, contro i principi fondanti di un’Italia unita, libera e giusta”. Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, si moltiplicheranno nelle piazze e nelle strade di Agrigento e provincia le iniziative a sostegno della proposta referendaria. (Grandangolo Agrigento)

La notizia riportata su altri giornali

«Il referendum che chiede la Regione Puglia, non è sull’autonomia differenziata, già in costituzione, ma sul ddl del ministro Roberto Calderoli, una legge quadro ben diversa per visione rispetto ai tempi in cui le Regioni trattavano con il ministro Francesco Boccia»: il governatore Michele Emiliano, incrociato in una traversa vicino a Palazzo di Città, sintetizza con la Gazzetta le ragioni che lo hanno portato a dettare la linea nell’ultimo consiglio regionale che ha adottata la delibera (poi viziata e da riproporre) per far esprimere i cittadini sulla riforma del regionalismo rafforzato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

#autonomiadifferenziata #pastasciuttaantifascista2024 (Fisac Cgil)

"L’Italia deve essere unita, libera e giusta. L’autonomia differenziata spacca il Paese, aumenta le diseguaglianze e limita l’accesso alla sanità pubblica, alla scuola pubblica, al trasporto pubblico locale alle persone a seconda di dove vivono. (Il Lametino)

Autonomia: dopo il crollo di Scampia rinviata iniziativa a Napoli con Renzi e De Luca

“No, la CISL non c’era – precisa il segretario provinciale Alberto Pluda – per ragioni che è utile tornare a ribadire. L’intento politico della campagna lo capisce anche un bambino, ma quello è il mestiere dei partiti, non è quello del sindacato. (Cisl Brescia)

“L’autonomia differenziata si riferisce alla possibilità delle regioni italiane di richiedere maggiori competenze su specifiche materie normalmente di competenza statale, come istruzione, sanità, infrastrutture, ambiente e lavoro. (Consiglio Regionale della Puglia)

Così il gruppo consiliare di Italia Viva in Regione promotore dell'incontro. (La Repubblica)