Borse Europa iniziano la settimana caute, su Piazza Affari pesa lo stacco cedole
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Le principali Borse europee aprono la prima seduta della settimana poco distanti dalla parità, con Piazza Affari che si muove in calo e si posiziona tra le peggiori del Vecchio continente. A fare da zavorra è l’impatto dello stacco cedola (peso sul Ftse Mib pari a circa l’1,22%). Se vuoi aggiornamenti su Indici e quotazioni inserisci la tua email nel box qui sotto: Iscriviti Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy. (Borse.it)
La notizia riportata su altri media
Illimity Bank Francoforte (Teleborsa)
Aprono all'insegna della cautela le Borse del Vecchio Continente, che scambiano sulla parità, mentre viaggia in rosso Piazza Affari, a causa del massiccio impatto dello stacco cedole. Dieci società del FTSE MIB staccano oggi la cedola del dividendo con un impatto sull'indice principale calcolato nell'1,22%. (Finanza Repubblica)
Si è mossa in territorio negativo Tokyo, in ribasso dell'1,09%, archiviando la giornata a 38.220,9 punti. In forte ribasso Shenzhen, che mostra una discesa dell'1,91% e archivia la seduta a 10.544 punti. (Finanza Repubblica)
Chiusura pesante per Piazza Affari, che sconta lo stacco del dividendo da parte di un nutrito gruppo di società del listino principale. . (Tuttosport)
Stacca il dividendo Banco Bpm (+2,53%), sotto i riflettori dallo scorso 13 novembre, quando ha rilevato il 5% di Mps (+0,93%) nell'ambito del collocamento accelerato del 15% da parte del Tesoro. Sale a 121,7 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita di 6,4 punti al 3,61%, contro i 4,7 punti in più di quello tedesco al 2,4%. (Tuttosport)
Seduta poco mossa per l’Europa ma chiusura in calo per Piazza Affari, frenata dallo stacco del dividendo di 10 società del Ftse Mib. L’indice chiude in calo dell’1,3% a 33.758 punti. In evidenza i bancari Banco Bpm (+3,4%), Banca Popolare di Sondrio (+2,4%) e Bper (+2,3%) oltre a Telecom Italia (+2,1%), mentre arretrano Diasorin (-2,6%), Interpump (-2,5%) e Stm (-2,1%). (Finanza.com)