Batosta Napoli, giocatore ko: l’annuncio è ufficiale
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Il Napoli giocherà domenica in trasferta contro il Torino, ma prima bisogna registrare un brutta notizia per Antonio Conte. Il Napoli di Antonio Conte, di fatto, ha confermato il proprio primato, grazie alla vittoria di domenica scorsa contro la Roma. Anche se ha ancora un solo punto di vantaggio su Inter, Atalanta, Lazio e Fiorentina. Archiviata la gara contro la Roma di Claudio Ranieri, di fatto, il Napoli è atteso dalla trasferta contro un’altra squadra in profonda crisi, ovvero il Torino. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Se ne è parlato anche su altri media
“Sosteniamo i negoziati in corso per un cessate il fuoco immediato tra Israele e Hezbollah e la piena attuazione della risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. (Il Fatto Quotidiano)
"Fino a quando ci sarà occupazione ci sarà resistenza. Fino a quando Israele non accetterà di accordarsi sul confine una volta per tutte credo che la resistenza continuerà sempre a riemergere. (Tiscali Notizie)
Una fonte diplomatica occidentale ha dichiarato infatti che "tutti gli ostacoli sono stati rimossi e che non c’è più alcuna giustificazione per ritardare l'annuncio". A riferirlo è l'emittente libanese Al Nashra, vicina a Hezbollah. (Liberoquotidiano.it)
"Non ci sono scuse per un cessate il fuoco in Libano e sulla proposta di accordo, mediata da Stati Uniti e Francia". "Questo è il tipico esempio dei due pesi e delle due misure per cui tanto veniamo criticati. (la Repubblica)
In casa Napoli ci si prepara alla prossima sfida di campionato contro il Torino, intanto arriva l’annuncio ufficiale sul divieto. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)
Così il ministro oltranzista e rappresentante dei coloni fino all’ultimo ripete che fermare lo scontro «è un grosso errore, l’occasione mancata di sradicare Hezbollah». Se il governo israeliano decide oggi di approvare l’intesa per lo stop ai combattimenti, Bibi — com’è soprannominato — dovrà anche persuadere gli abitanti del Nord a ritornare nelle case verso il confine con il Libano: in 60 mila se ne sono andati 14 mesi fa, quando il gruppo sciita ha deciso di fiancheggiare Hamas dopo i massacri perpetrati dai terroristi palestinesi nel Sud di Israele il 7 ottobre dell’anno scorso. (Corriere della Sera)