Dazi Usa, l'Istat: "Ecco quanti sono i lavoratori liguri vulnerabili"
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I dazi voluti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump preoccupano anche il mondo del lavoro ligure. “Per quanto riguarda le aziende vulnerabili sull’export il dato ligure va a riguardare 5 mila e 800 addetti, parliamo dell’1,3% degli addetti totali della Liguria. Per quanto riguarda gli addetti vulnerabili impiegati nell'import in Liguria possiamo dire che sono il doppio: circa 10 mila e 900 e rappresentano il 2,3% degli addetti liguri” così il presidente dell'Istat Francesco Maria Chelli alla presentazione del report annuale dell'Istat presentato alla Camera di Commercio di Genova (Primocanale)
Se ne è parlato anche su altre testate
A dipingere questo quadro è l'Istat nel Rapporto sulla competitività dei settori produttivi che sottolinea come tra i 27 paesi dell’Unione europea, l’Italia è tra quelli più esposti sui mercati extra Ue. (Italia Oggi)
Oggi abbiamo avviato un confronto costruttivo con tutte le parti coinvolte, ci auguriamo di arrivare velocemente a una soluzione condivisa che avvii un nuovo capitolo della strategia nazionale per i dispositivi medici”. (Il Giornale d'Italia)
Le imprese italiane restano altamente dipendenti dall’estero, sia a livello di export che di import. E questo, in un momento di instabilità internazionale, non può che pesare sulla performance industriale: nel 2024 si è registrato un calo del 3,4% del fatturato dell’industria italiana. (Assinews)
Federconsumatori e Fondazione Isscon insieme per il primo report che analizza soldi, e salute, che gli italiani gettano per il fumo (Impresa Italiana)
ALESSANDRIA – Anche in provincia di Alessandria, territorio dalla spiccata attitudine all’export, aumentano i timori per i dazi statunitensi su diversi beni. Le preoccupazioni riguardano in particolare per i settori italiani e alessandrini dell’acciaio e alluminio, della metalmeccanica, agroalimentare, vini e spirits e per le filiere produttive di riferimento. (Radio Gold)
Tra i settori che hanno registrato variazioni positive e significative, spiccano la farmaceutica (+8,2%), la riparazione e manutenzione di macchinari (+6,5%), altri prodotti manifatturieri (+3,0%) e le bevande (+1,5%), grazie soprattutto alle buone performance delle vendite sui mercati esteri. (Business Community)